Con la vittoria sulla Spal si rivede la luce, ma per puntare alla salvezza bisogna ancora migliorare in fase realizzativa ed in attenzione in fase difensiva.
Il Cosenza ha vinto e questo è l’aspetto più importante, sarebbe stato bello anche con un’autorete al 98°, figuriamoci nella partita in cui, per la prima volta, il Cosenza ha totalizzato più tiri in porta degli avversari. Con questa vittoria i lupi raggiungono il quart’ultimo posto in classifica, avendo il vantaggio sul Benevento negli scontri diretti. Ad oggi insomma il Cosenza disputerebbe il play out con il Venezia a 30 punti.
Purtroppo da 5 anni a questa parte questo è diventato il massimo obiettivo che questa società riesce a raggiungere, non riuscendo mai a porsi dei traguardi più importanti e campionati più dignitosi. Si continua a lavorare in emergenza ed improvvisazione e non per pianificazione, forse per questo ogni vittoria appare come un evento miracoloso, per certi versi inaspettato, tanto da meritare i balletti del presidente Guarascio. Sarebbe ora invece di assumere una dimensione da serie B, che permetterebbe di gestire senza patemi anche le sconfitte e tantomeno arrivare a spaccature con il tifo organizzato. Se la squadra non ha il sostegno dell’intera tifoseria, in questa fase delicata della stagione, è perché il presidente Guarascio non ha mai saputo gestire i rapporti con la città, con la stessa tifoseria e con i media locali, non riuscendo a mettere in atto metodi comunicativi empatici e confronti assertivi.
Allora teniamoci ben stretta questa vittoria al Marulla, tra l’altro il Cosenza è una delle squadre che ha ottenuto più punti (23) tra le mura amiche: solo Frosinone (35), Cagliari (31) e Genoa (27) hanno fatto meglio, ma rimaniamo ben consapevoli che questa annata, ancor di più delle precedenti, è stata gestita in modo disastroso, i cui effetti si riverberano anche su una vittoria indiscutibile come quella con la Spal.
Il Cosenza ieri avrebbe dovuto vincere 3 a 1 la partita, ma alla fine ci si è dovuti accontentare di una rete di un centrocampista, Brescianini, perché a questa compagine manca, anzi è mancato da inizio stagione un bomber che possa concretizzare le poche azioni da rete create, ed invece, a gennaio, ci si è presi anche il lusso di cedere Larrivey.
La sequenza del gol di Brescianini
Non so quando e se sarà possibile, ma questa potrebbe essere la domanda da porre al signor Gemmi, oltre a quella del perché scelse il pluri esonerato Dionigi al posto di Bisoli, visto che tale scelta non trova nessuna logicità.
5-6-7 palle gol ed alla fine si è dovuto penare per portare a casa il risultato con l’ultima in classifica. Alla fine speriamo tutti di gioire, ma questi errori che hanno condizionato una intera stagione, al pari di quello di iniziare un campionato di tale livello senza un portiere di esperienza, senza un terzino e via dicendo, faranno esperienza? Faranno capire a Guarascio che non si può più attrezzare la serie B con 4 milioni di euro scarsi?
Tutti contenti e speranzosi, bene, ma abbiamo corso troppi pericoli, tra pali traverse e parate miracolose di Micai, da parte dell’ultima in classifica.
Nei primissimi minuti di gioco Zanellato è stato lasciato completamente libero di colpire di testa in mezzo all’area al pari di Dragusin a Genova. La Spal ha dominato il centrocampo per tutto il primo tempo ed oltre, finendo la partita con il 60% di possesso palla. I commenti entusiasti di alcuni colleghi mi ricordano tanto quelli dopo la vittoria a Benevento che portò più problemi che benefici. Allora c’era chi bacchettava chi, come il sottoscritto, osava sostenere che la squadra era largamente incompleta, forti del primo posto più falso della storia, si parlava di un Gozzi erede di Maldini e di un Matosevic eroe di Bologna! Ad agosto non si poteva criticare una società che, udite udite, aveva fatto le cose per bene, ossia fatto un sacrosanto ritiro per tempo e acquistato delle magliette dalla Nike!
L’occasione capitata sulla testa di Zilli, ma viziata da fuorigioco
Prendiamoci i tre punti, ma manteniamo l’equilibrio: non si può la settimana prima mandare Viali a pascolare le pecore e poi elogiarlo a miglior allenatore degli ultimi anni. La verità è che Viali sta facendo la sua gavetta a Cosenza, con i suoi pregi e difetti, enfatizzati da un organico non adeguato alla serie B. Signori, se affronti un campionato di questo livello con due millennial come Nasti e Zilli è evidente che andrai incontro a problemi realizzativi. Tutto il rispetto per il nostro Zilli che anche ieri ha messo tanto ardore e volontà per portare a ca sa la vittoria, ma se da lui pretendiamo caterve di gol lo esponiamo solo a giudizi ingenerosi, idem Nasti che diventerà sicuramente un attaccante importante, ma che ha bisogno ancora di crescere per dare continuità al proprio rendimento.
l’occasione sprecata da Nasti
e quella annullata per fuori gioco
Se non hai calciatori che riescono a prendere per mano la squadra e dettarne i tempi, finisci per correre a vuoto e nei tempi sbagliati. Se hai difensori che faticano a mantenere la concentrazione alta per 100 minuti, ti devi sempre affidare ad un portiere che limita i danni.
Perciò prendiamoci questi tre punti e speriamo che il prosio di Guarascio continui ad assisterci.
Foto di Ernesto Pescatore