Giungono altre precisazioni sull’incontro, questa volta molto dirette. La prima precisazione riguarda il fatto che effettivamente Guarascio ha detto che l’incontro l’aveva organizzato la Questura, ma poi è stato precisato che il presidente credeva che per organizzare l’incontro avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione alla Questura, cosa poi risultata non fondata, tant’è che non era presente nessuno della Digos. E’ stato ribadito che i toni usati dagli ultrà sono stati molto duri nei confronti di Guarascio e che il motivo principale per cui gli è stato chiesto di lasciare il Cosenza è per i gravi casi di intimidazione esercitati nei confronti di alcuni tifosi, non per una eventuale retrocessione. “Il Marulla è la casa dei tifosi del Cosenza e non è sopportabile che gli stessi non siano graditi al suo interno”. La contestazione è quindi riferita più alla mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi del Cosenza più che ad una mera questione di categoria. La vera novità, riferita da un importante esponente degli ultrà, è che il presidente Guarascio ha chiesto SCUSA per quanto accaduto recentemente ed in passato, garantendo che provvedimenti che comportano l’allontanamento dei tifosi dallo stadio non verranno più messi in atto e le misure introdotte dal Codice di Condotta verranno alleggerite. E’ indubbio che quest’ultimo rappresenta un passaggio fondamentale nell’attuale situazione di conflitto tra le parti. Ciò comunque può significare molto e nulla, visto che è stato ribadito che comunque ogni decisione verrà presa di comune accordo con tutti gli esponenti della curva nord, buona parte dei quali presenti all’incontro di questo pomeriggio.