Tre mesi per alzare solo 1/3 di impalcatura e non solo …
Era l’8 di settembre quando il Comune di Cosenza annunciava l’apertura ufficiale del cantiere per i lavori di messa in sicurezza della tribuna B coperta (Rao). Nel comunicato si leggeva che la ditta incaricata avrebbe provveduto a posizionare tutta l’attrezzatura necessaria per effettuare i lavori che prevedono in via preliminare l’allestimento di un ponteggio per svolgerli a regola d’arte e nella massima sicurezza.
Bene, anzi male, dopo tre mesi nella tribuna Rao è stato alzato solo un terzo dell’impalcatura servita solo a coprire gli striscioni posti in quella parte dello stadio! Continuando di questo passo per vedere recuperata la tribuna tanto cara ai tifosi storici del Cosenza ci vorranno secoli.
Sempre nel comunicato si cita: “per lunghi anni la tribuna Rao era stata lasciata nell’abbandono. A questo degrado oggi poniamo rimedio con importanti lavori di messa in sicurezza e con la realizzazione di una nuova copertura che eviti le copiose infiltrazioni d’acqua del passato. Lo avevamo detto, promesso e lo stiamo facendo” ??????
Rimaniamo pertanto in attesa di questo cambiamento annunciato anche perché dietro tutto questo ci sarebbe anche un importante studio affidato, sempre come scritto nel comunicato alla SISMLAB s.r.l., spin-off dell’Università della Calabria, per elaborare ed analizzare un programma di manutenzione straordinaria”.
Nel comunicato si parlava di tempi relativamente brevi, tenuto conto dell’importanza dei lavori… a questo punto è l’avverbio che ci preoccupa anche se di questi tempi al Marulla non c’è certo bisogno di tutti i posti a disposizione e non si prevedono a breve termine ritorni di grande entusiasmo.
I tifosi però chiedono di poter tornare nella loro tribuna e sarebbe quanto meno giusto dargli una risposta. Arriverà? Visto che la città accumula sempre più problemi, addirittura è notizia di oggi il crollo di una parte del soffitto della sala del consiglio comunale e che la ditta Cimolai Spa vanterebbe, così riportano alcuni quotidiani on line, un credito nei confronti di Palazzo dei Bruzi di altri 19,2 milioni di euro per il lavoro fatto. Questo senza considerare i lavori da completare su viale Giacomo Mancini che deturpano il volto della città quando dovevano essere il fiore all’occhiello della stessa, oltre rendere tremendamente complicata la circolazione; che il rudere dell’ex Jolly Hotel è sempre li a rovinare tutto il paesaggio; che della riapertura del Planetario non c’è traccia e via dicendo. Tutto fermo, in attesa che qualcosa si muova …!!