Tifo, Cosenza da play off

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C’è una classifica in cui il Cosenza veleggia nei primi posti, quella degli spettatori. Al primo posto Lecce, poi Reggina, (Parma), Frosinone e Cosenza, terzultimo il Crotone. 

Ormai giunti alla 12^ giornata di serie B si può anche tracciare un trend sui flussi di spettatori ed in particolare sulle presenze negli stadi. La gran parte delle squadre ha disputato metà delle partite tra le mura amiche e l’altra metà in esterno, alcune hanno avuto già il doppio turno casalingo, come la Cremonese e altre due, Crotone e Cittadella lo completeranno entro oggi, mentre altre hanno disputato una partita in meno in casa (5), ma la media statistica ci restituisce un quadro comunque reale di questa speciale graduatoria. Classifica spesso proporzionata all’andamento in classifica delle squadre, con alcune eccezioni però che, come al solito, confermano la regola. Se infatti è logico che a Lecce, Reggio Calabria, Frosinone, Pisa, Cremonese e Brescia, tutte comprese nei primi posti della classifica di serie B, ci sia di pari passo un seguito maggiore, fa eccezione Cosenza, 4^ in classifica nonostante la squadra sia ai margini della zona play out, anche se il rendimento interno della squadra calabrese è uno dei migliori, 13 punti su 6 partite appunto, di meglio ha fatto solo il Pisa con 14 punti in 6 partite.

Cosenza comunque non è nuova a questi exploit visto che in diverse occasioni, ed anche in campionati minori, si sono raggiunte le 20 mila presenze in una sola partita. Una squadra con un bacino di tifosi molto ampio, che può contare non solo sulla città ed il suo hinterland, ma sull’intera provincia, che conta oltre 700 mila abitanti. A questi vanno ad aggiungersi i tanti tifosi sparsi nel resto d’Italia, che seguono la squadra nelle trasferte e quelli sparsi nel mondo che la seguono grazie ai vari canali sportivi. La dissonanza tra posizione in classifica e presenze allo stadio si può giustificare con il buon andamento casalingo della squadra, come detto, e per il fatto che il Cosenza ha già disputato i due derby, con Crotone e Reggina, al Marulla, non a caso le partite con il maggior numero di spettatori, rispettivamente: 7.554 e 8.506.

Quest’ultimo dato al momento è la seconda maggior presenza in una singola partita dopo quella della partita Reggina-Parma, che ha visto la presenza di un paio di centinaia di spettatori in più, 8.693. Ed il Parma farà stabilire al Lecce un altro primato, oltre quello di avere il maggior numero di presenze in numero assoluto ed in media, anche quello della partita con il maggior numero di spettatori alla 12^ giornata. Infatti oggi, per la partita Lecce Parma, sono stati già venduti 18 mila biglietti e potrebbe aumentare ancora qualcosina fino alle 14:00, ora di inizio della partita.

Anche il dato della città di Parma (in media sarebbe terza) è in controtendenza con la classifica della propria squadra che ha avuto un inizio non certo brillante. Parma però è una città con un grosso bacino di utenza, con obiettivi dichiarati di pronta risalita in serie A e importanti investimenti per circa 80 milioni di euro.

Minore affluenza, ovviamente, negli stadi delle città in cui le squadre hanno avuto un inizio meno importante, anche se il grosso bacino di utenza le tiene nella fascia centrale della graduatoria: Ascoli, Ternana, Vicenza, Perugia. Nella stessa fascia anche Benevento che però è un piccolo centro ed i cui tifosi, dopo un paio di campionati di serie A, si sono evidentemente assuefatti alla serie B.

Negli ultimi posti piccole cittadine come Alessandria, che pur con il grande entusiasmo del ritorno in serie B dopo quasi 50 anni, non può esprimere una grande affluenza, ulteriormente frenata da un inizio complicato; idem Pordenone i cui tifosi sono addirittura costretti ad “emigrare” a Lignano Sabbiadoro; così Como e Cittadella che, pur facendo sempre buoni campionati, non può contare più di un paio di migliaia di spettatori. Anche a Monza pochi spettatori nonostante i grossi investimenti di patron Berlusconi, ma la platea è piccola ed i risultati latitano. Negli ultimissimi posti anche Crotone, ultima delle calabresi per presenze allo stadio. Reggina e Cosenza hanno il triplo delle presenze dei pitagorici. Il campionato ha deluso tanti e comunque si parla di un piccolo centro e di una piccola provincia.

Le immagini di Reggina Parma sono tratte da “Sport People”; quelle del Lecce da “Museo grigio”. L’mmagine di copertina è di Ernesto Pescatore.

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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