Siate le nostre gambe, i nostri occhi, la nostra testa, il nostro cuore, siate un gruppo di lupi affamati.

0

Lettera aperta, rivolta ai nostri calciatori ed allo staff tecnico.

Ho superato i 50 anni da poco e perciò potrei essere il padre di molti di voi, ma quando parlo del Cosenza rimango un ragazzino innamorato del rosso-blu.

Alcuni di voi non conoscono la nostra storia calcistica, non gliene faccio una colpa, mentre altri hanno vissuto stagioni importanti per noi e per loro stessi. Siamo una città che vive di calcio, con passione, trasporto e sofferenza. Ecco, sofferenza. A questa siamo abituati, quasi non ne possiamo fare a meno, lo diciamo spesso: tifare Cosenza vuol dire sofferenza.

L’anno in corso era nato con altre prospettive e l’illusione di una annata calcistica tranquilla, senza la famosa “sofferenza”. Si è trattato di un sogno, adesso ci siamo svegliati. Abbiamo sempre creduto in voi, siamo certi delle vostre capacità, della vostra forza, del vostro impegno. Siamo certi che anche voi, come noi, sognavate un campionato diverso. Non è stato così, non siamo stati capaci (vale anche per noi tifosi) di alzare quella famosa asticella.

Quello che è capitato fino ad oggi non possiamo cancellarlo, ne dimenticarlo. Ma abbiamo una grande opportunità, sempre insieme, fianco a fianco. Abbiamo la possibilità di ribaltare il tavolo, di capovolgere la situazione, di essere artefici del nostro destino, di far capire, in poche giornate, di che pasta siamo fatti. Siamo fatti di orgoglio smisurato, caparbietà, rabbia, passione, amore verso questi colori e abbiamo il sangue agli occhi.
Siamo arrabbiati, molto arrabbiati, perché il campo non ci ha reso giustizia, non siamo riusciti a dimostrare la nostra forza, le nostre qualità.

Sarebbe stato troppo facile un campionato condotto nella parte sinistra della classifica, magari a ridosso dei play-off. No, ragazzi, non è da noi, non è da Cosenza. Ricordate? Noi facciamo rima con sofferenza!

Ora abbiamo tutti insieme una opportunità e un compito da portare a termine, uno compito bello tosto, difficilissimo, dove ci sarà da buttare sangue, da correre tantissimo, aiutare il compagno di squadra in difficoltà, dove impegnarsi fino allo sfinimento.

Questa salvezza per noi tifosi è di una importanza capitale, si tratta di vita o morte calcistica, si tratta di anni e anni di sacrifici e passione, racchiude storie di amore, amicizia, di ricordi, sogni ed incontri con tifosi in giro per l’Italia per i quali la serie B è forse l’unica opportunità per abbracciare fratelli con il sangue rosso-blu nelle vene.

Ecco ragazzi, scendendo in campo con la maglia del Cosenza rappresentate ognuno di noi, siete i nostri alfieri, i nostri esempi, i nostri idoli, siete dei cloni di ognuno di noi. Vorrei che ognuno di voi, possa assorbire il nostro amore verso questa maglia, il nostro attaccamento morboso, vorrei che in ogni gesto tecnico, in ogni corsa che fate durante la partita, vi sentiate spinti da quello che per noi rappresenta la maglia del Cosenza.

Siate le nostre gambe, i nostri occhi, la nostra testa, il nostro cuore, siate un gruppo di lupi affamati.

 

Articolo precedenteSerie B, due squadre cambiano allenatore
Articolo successivoProblemi per Aldo Florenzi: il comunicato della Figc
Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

Rispondi