Le parole del presidente Luca Gallo in diretta dallo stadio Granillo
Ringrazio tutti voi per essere venuti e volevo ringraziare tutti coloro che si sono preoccupati per il mio stato di salute. Sono qua perché mi è arrivata voce che i sostenitori della Reggina e la città tutta hanno bisogno di chiarimenti. Non sto in ottima forma e scusatemi per questo.
Ho capito in questi tre anni, pensando e osservando la città, che c’è una grande parte sana di persone con cui si può discutere e che capisce ciò che dico. Un’altra parte di gente recepisce in maniera negativa qualsiasi cosa io dica. Adesso mi rivoglio alla parte ‘sana’ della città.
La Reggina da bilancio ha un debito. Io sto qui per gestire questo debito che la gran parte di squadre del calcio italiano ha. La Reggina non è l’unica squadra che ha dei debiti nel calcio italiano. Sono tante. Questo discorso vale per ogni azienda. Non ho mai conosciuto una società senza debiti. È normalità.Il grosso del debito che ha la Reggina 1914 è con Inps e Irpef derivante dal periodo Covid. La comunicazione della Figc del pagamento a rate è arrivata a dicembre con il campionato fermo.Io sto qua per cercare di risolvere quel debito che una volta sanato toglierà la Reggina da ogni problema. Quel debito sarà pagato.Non capiscono perché la tifoseria abbia dubbi quando in tre anni non ci sono mai stati problemi del genere. I due punti di penalizzazione verranno dati senza ombra di dubbio. La Reggina ha già pronto il ricorso che andrà a presentare.
Alla tifoseria vorrei dire una cosa: la cosa è semplice, quando ci saranno dati questi punti, noi faremo ricorso per essere riammessi al pagamento perché noi avremo le nostri ragioni che in sede civile sono sacrosante. In tre anni ho imparato che la Figc ha un mondo tutto suo, come fosse uno statuto speciale che fa le regole per conto suo e nessuno può contestare. In ordine civile c’è un articolo di legge. Credo che bocceranno il ricorso. Hanno dato la loro solidarietà e basta. I miei avvocati stanno trovando il modo per uscirne come la Legge te lo consente. In un modo o in un altro il debito verrà regolarizzato. Compresa iscrizione al campionato. Sul futuro della Reggina. Non c’è stato nessuno che si è presentato da me per un’entrata in società. Invito pubblicamente chiunque lo abbia detto a presentarsi. Non c’è stato nessuno. In Serie B ci sono diverse squadre sostenute da fondi esteri. È comunque un qualcosa di normale in questa categoria. Nessun imprenditore sano di mente andrebbe a spendere i propri milioni in Serie B. L’unico sono stato io senza l’aiuto di nessuno. Zero fondi e zero persone che mi hanno aiutato. Io sono stato uno di quelli che ha messo i soldi propri. Un patrimonio di 22 milioni. Nella mia prima conferenza affermai che problemi di soldi non ce ne sarebbero stati e non mi sembra ci siano stati. È successo solo un fatto che non avrei mai potuto calcolare: il Covid.Ho sostenuto un anno intero di Serie B con i soldi miei. È un dato oggettivo. C’è per tutti il Covid ma ci sono modi e modi per gestire una società di calcio; c’è il modo precedente al Covid che era quello utilizzato da me pre Pandemia e poi c’è il post.Da giugno si tirerá un solco rispetto alla gestione passata. Ci saranno tante novità per me positive e per altri no. Il campionato di Serie B mi ha fatto capire tante cose. Ho avuto la presunzione di poter vincere in Serie B come ho vinto la Serie C. Ho capito che serve ben altro però. La prossima stagione non ci saranno più errori, lo posso assicurare. In passato ho detto delle frasi riguardo il perché ho preso la Reggina ma ho visto che sono stato preso in giro ed a questo punto dico solo di non essermi pentito,in modo freddo.
Io sto a Roma, 700 km di distanza da Reggio Calabria e lavoro dal lunedì al sabato. La mia necessità fin da subito è stata quella di mettere una persona di competenza e fiducia. Non ho sempre trovato un professionista che rispecchiasse le due capacità. Magari mi si diceva che era ferrato nel calcio e poi magari non lo era. Nelle mie società ci sono dirigenti che stanno lì da dieci anni.Tralasciando una persona sola che ancora oggi lavora nelle mie società, le altre erano persone con un passato nel calcio ma sono accadute delle cose. Tempestilli si è dimesso di sua iniziativa, è una persona che stimo ma avevamo due caratteri incompatibili. Mangiarano ha un curriculum che parla da sé e con lui ci sono state delle problematiche relative alle tante segnalazioni che giorno dopo giorno mi hanno portato alla decisione finale. Con Iiriti sapete tutti che è accaduto ed a quel punto che dovevo fare? L’unica cosa che posso promettere è che il prossimo dovrà avere un curriculum blindato. Sperando che vada bene. Tempestilli è un signore perché dimettendosi non è più nel mio libro paga. Stessa cosa Iiriti. Gli altri ancora li pago.
Io sono venuto qui per un compito e non lascerò la Reggina. Questa è una promessa ed una sfida personale. Su questo posso dare certezze. Non sono arrivato qui per lasciare le cose a metà. Non ho ancora parlato con nessuno per il prossimo anno. Pago ancora tre allenatori e io Ds Taibi fosse per me lo rinnoverei subito. Ricordo il ritiro di Terni con Stellone e per mezz’ora ha solo sorriso. Non capiva il perché del momento negativo. Non me lo so spiegare nemmeno io tutt’ora. Sfrutterò la sosta per poter parlare meglio con il mister. A fine stagione bisognerà parlare di tante cose”.