Le capolista che, almeno in parte, non ti aspetti. Reggio Calabria e Brescia sono due città, che seppur molto lontane, hanno vissuto delle estati simili, alle prese con i problemi societari delle rispettive squadre di calcio. Il campo al momento ha scacciato via ogni pensiero, regalando prestazioni, vittorie e un insperato primato condiviso.
La Reggina vince anche a Pisa, ritrovandosi contro una squadra in grandi difficoltà, oggi ultima in classifica. La decide Canotto su un’invenzione di Menez. Il Brescia invece toglie dal cilindro una prestazione maiuscola e rimonta anch’esso un Modena ancora annaspante. L’1-3 finale è netto ed incontestabile. Segue al terzo posto un ritrovato Cagliari, che infligge al Benevento la seconda sconfitta interna nel segno dell’ex Lapadula.
Risale la classifica il Bari di Mignani, che sfrutta oltremodo gli episodi al “Marulla” strappando una vittoria comunque meritata grazie al gol del solito Cheddira, che ha saputo approfittare di una dormita generale della retroguardia di Dionigi. Cade un po’ a sorpresa invece il Frosinone, nel finale in quel di Cittadella, squadra da non sottovalutare mai: la decide Beretta, in rete dopo un anno dall’ultima volta.
Prosegue il buon momento una Spal decisamente più vivace dello scorso anno, trascinata da bomber La Mantia che ci ha mostrato che non sa segnare soltanto di testa. Un brutto Venezia cede al “Paolo Mazza” 2-0. Cadono a sorpresa l’Ascoli (1-0 a Perugia, alla prima vittoria che salva la panchina di Castori) ed il Genoa, che rinvigorisce il Palermo e soprattutto bomber Brunori, decisivo come sempre.
Nelle zone calde registriamo due colpacci esterni: quello della Ternana, capace di rimontare il Parma e di batterlo 2-3, evidenziando sempre più i problemi difensivi dei ducali, e quello del Südtirol di Bisoli, che ingrana la seconda ed espugna per 2 a 0 il “Senigallia” di Como, che al contrario risulta essere la delusione delle prime giornate di questo folle campionato.