Qui Sassuolo, parla Grosso: “Cosenza squadra in salute. C’è da alzare le antenne”

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FOTO TUCCI

Di seguito riportiamo le parole del tecnico del Sassuolo Fabio Grosso raccolte dai colleghi della testata sassuolonews.net nella conferenza stampa pre-gara:

Cosa vuol vedere e non rivedere?
“Vorrei vedere le cose positive e cercare di far meglio quelle che non sono andate bene. Abbiamo vinto fuori, sono contento, era da tanto che non si faceva ed è stata una bella iniezione di fiducia. Quello che succede, nel bene e nel male, va messo da parte per prepararsi poi a quello che succederà. Stiamo preparando la prossima gara. Per vincere la partita su un campo difficile sicuramente abbiamo fatto delle buone cose. Siamo stati attenti ai piccoli dettagli per larghi tratti della gara, la grande nostra bravura deve essere quella di cercare e trovare la continuità, mentale e nelle partite che si susseguono, quello deve essere il nostro step e il nostro sforzo, lavoriamo per cercare il numero di minuti in cui riusciamo a essere performanti”.

Come stanno Kumi e Caligara?
“Sono recuperati, si sono allenati con noi. Siamo un numero allargato e ci sono da fare delle scelte, qualcuno rimarrà a casa, lo comunicherò a voi dopo averlo comunicato ai ragazzi. Io faccio affidamento sui ragazzi in rosa, poi devo fare delle scelte, qualche ragazzo rimarrà a casa per questa partita ed è una grande responsabilità per chi verrà perché c’è da alzare il livello. Siamo 27, solo Domenico sta lavorando con continuità”.

Cosenza?
“Ci troviamo davanti a una squadra che è partita bene, ha grande energia ed entusiasmo. Troveremo un ambiente caloroso perché vengono da tanti risultati positivi ma quei punti che gli mancano in classifica li hanno ottenuti sui campi, hanno battuto Cremonese e Samp, hanno fatto risultato a Palermo, hanno perso una gara sola al 93′. C’è da alzare le antenne per presentarsi al massimo dei giri per mettere in campo poi le nostre”.

Clean sheet?
“Sempre importante questa solidità, a volte si riesce e a volte no, ma non sempre dipende tutto da noi. È stato importante aver fatto una gara solida e piena”.

Qual è la prima cosa che ha chiesto alla squadra in vista della sfida di domani??
“La cosa su cui batto tanto è che serve una prestazione individuale e sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello mentale. Questo dobbiamo ricercare in campo. Una grande prestazione, ognuno dentro di noi la deve ritrovare e deve metterla poi in pratica in campo. Grande prova per resistere a un avversario che ha belle qualità e poi provare a proporre le nostre perché anche noi ne abbiamo, sia con chi inizierà e poi con chi entrerà”.

Laurienté?
“Sugli errori non ci vado tanto sopra. Il modo con cui facciamo le partite deve essere di alto livello. Armand ha fatto anche delle buone cose dentro la gara, nel primo tempo ha dato una bella palla a Thorstvedt, ha calciato due-tre volte in porta, ha dialogato con i compagni, tutto questo dura pochi minuti o pochi secondi e sia noi che Armand dobbiamo essere bravi a riempire tutto il resto della gara perché negli episodi vieni fuori. Lui ha come caratteristica di non essere sempre acceso ma sto battagliando su questo perché le qualità non si discutono vengono fuori quando metti il tuo potenziale nella partita. Si sta allenando bene. Domani vedremo chi scenderà in campo e poi chi entrerà in campo a gara in corso”.

Toljan e Paz?
“Stanno bene. Abbiamo tanti ragazzi di qualità, la bravura deve essere di non staccarsi dal gruppo quando lavoriamo durante la settimana e facendo così arrivano delle risposte. Abbiamo dei giocatori bravi, se li proviamo sempre tutti ogni volta entriamo nel caos, se invece siamo bravi a riconoscere i momenti giusti sono convinto che tutti i ragazzi hanno le potenzialità per poter far bene, i giovani e i meno giovani che stanno mettendo grande qualità nel lavoro per cercare di crescere insieme”.

Si alternano buone prestazioni ad altre meno buone…
“È una caratteristica un po’ comune in questo campionato perché è un torneo molto equilibrato, quando tu non ti presenti al massimo l’avversario te lo scopre e te lo fa vedere. Stiamo cercando continuità di prestazione che è quello che fa la differenza. I ragazzi stanno bene, ora c’è da prepararsi al massimo perché nelle partite devi avere unità di intenti e uno spirito”.

In campo adesso accanto a noi c’è la Champions League degli amputati, un evento che organizza il Sassuolo. Le chiedo un commento…
“Già sono uscito un paio di volte e ho guardato. Ho detto anche ai ragazzi di sbirciare il più possibile perché è un messaggio forte e un messaggio bello. Una competizione di altissimo livello che mette in campo atleti di grandissimo livello con una grandissima forza interiore che è quella che deve sostenerci sempre. Ci sono tantissimi spunti e sono molto contento di esser stato l’ambasciatore, di aver partecipato alla conferenza, perché mi è piaciuto molto osservarli e vedere con che energia partecipano a questa competizione di altissimo livello”.

Come ha fatto a trasformare una difesa che ha preso 4 gol contro la Cremonese in una difesa che non ha preso gol contro la Carrarese?
“Non avevamo problemi in porta, poi varie vicissitudini, e ora abbiamo tre ragazzi affidabili, bravi e che si allenano bene, che hanno qualità importanti per poter fare un campionato importante. Moldovan, Satalino e Russo sono tre ragazzi affidabili e siamo contenti di averli. Per la difesa, proviamo a lavorare, dobbiamo essere bravi a cercare di trovare le prestazioni che poi ti porta al miglior risultato ma hai sempre di fronte gli avversari che ti possono mettere in difficoltà. Lavoriamo per affrontare le difficoltà, noi dobbiamo riempire le partite perché tutte le squadre hanno momenti difficili e in tutte le gare c’è da stringere i denti e da armarsi di difesa perché abbiamo le caratteristiche poi per venir fuori dalla gara”.

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