Di seguito riportiamo le parole del tecnico dell’Ascoli Roberto Breda raccolte dai colleghi della testata giornalistica Picenotime:
“L’abbiamo fatta diventare noi la partita più importante, ce ne sono state tante di gare importanti, penso a quella col Pisa ad esempio, che è stato il nostro spartiacque fra l’obiettivo della salvezza – raggiunto – e quello di giocarci un posto nei playoff. Sono stati bravi i ragazzi a farla diventare la partita più importante e di fatto lo è: non fare risultato pieno significherebbe perdere le possibilità di rientrare nei playoff; diversamente, fare risultato significherebbe giocarsi tutto a Reggio Calabria. A quel punto diventerebbe quella con la Reggina la partita più importante dell’anno perché sarebbe uno scontro diretto e potremo giocarci la possibilità di togliere punti a loro e superarli”.
Per l’ultima partita in casa della regular season è previsto il pubblico delle grandi occasioni: “Nelle ultime partite in casa è stato bello vedere affiatamento fra giocatori e stadio, i ragazzi si sono guadagnati la stima e l’attaccamento dei tifosi ed è una bella cosa. Non so se domani ci sarà il record stagionale, dovremo essere tutti uniti perché abbiamo bisogno di andarci a prendere qualcosa di importante”.
Le statistiche descrivono un Cosenza in difficoltà in trasferta, ma nelle ultime 8 partite i calabresi hanno perso una sola volta, col Brescia, e hanno espugnato il difficile campo di Frosinone: “I numeri questa volta danno un quadro sbagliato: il Cosenza è a due velocità, ha avuto un tipo di atteggiamento fino alla partita persa 4-0 col Genoa e un altro atteggiamento che ha portato alla vittoria di Frosinone e ai punti conquistati su tanti campi difficili. Ha perso solo una volta nelle ultime 8 gare, quindi non si tratta di un avversario semplice, ha un’identità ben marcata, non molla mai, ma anche noi abbiamo la nostra identità, nei secondi tempi spesso riusciamo a ribaltare il match, quindi sarà una partita bella e avvincente fra due squadre con obiettivi diversi, ma entrambe molto motivate. Noi dobbiamo dimostrare quanto vogliamo questo tipo di opportunità che ci siamo guadagnati”.
I bianconeri hanno lavorato in settimana per farsi trovare pronti: “La squadra si è preparata con l’atteggiamento di chi ha voglia di fare bene, di chi ha le sue idee e la propria personalità e cerca di fare la partita, sapendo che all’interno della gara ci saranno più partite. Anche il Cosenza cambia spesso modulo durante l’incontro, quando attacca e quando difende ha due assetti tattici differenti. Anche noi abbiamo il nostro dna e vogliamo fare bene”.
Sul capitano Dionisi: “Sta bene, la scelta dell’ultima partita era dettata dalle caratteristiche, ma stava bene anche la settimana scorsa. Federico è un giocatore che ha esperienza, personalità, lì abbiamo più alternative e anche per noi ci saranno più partite dentro alla stessa partita, dobbiamo capire quale fare dall’inizio e come impostarla in corsa”.
Al centro della difesa, al fianco del rientrante Botteghin, sono Simic e Bellusci in lizza per una maglia: “Vediamo, Bellusci ha dimostrato di stare bene nonostante il fastidio che ancora ha”.
A centrocampo out per squalifica Collocolo. Sul sostituto Mister Breda non si sbilancia: “Proia ha fatto bene, ma ci sono alternative anche per quel ruolo, vediamo”.
Sul discorso playoff il tecnico bianconero, oltre alle motivazioni di squadra, ne ha anche altre personali, dettate dal suo passato sulle panchine di Latina e Perugia: “Non mi dà fastidio la partita col Latina perché fa parte del verdetto del campo, quello che mi dà più voglia di rivalsa è il playoff che mi hanno tolto a Perugia; l’avevo centrato matematicamente in campo, ma hanno deciso di non farcelo fare all’ultima giornata. E quindi vorrei fare i playoff e farli anche bene, ma io, i ragazzi, la società e i tifosi dobbiamo pensare solo a domani, il futuro lo dobbiamo costruire un pezzo alla volta. Per ogni pezzo – e domani sarà quello più importante – dobbiamo dare il massimo e pensare solo a quello; il passato e il futuro non esistono, esiste solo il presente e il presente dobbiamo prendercelo con tutte le nostre forze”.