La squadra di Alvini cresce sempre più, crea una miriade di occasioni, ma ne patrimonializza solo una e per fortuna il Modena fa peggio.
Il ritorno di “Mazzo” gol, stupefacente prestazione di Florenzi, Kouan-Charlys due giganti in mediana.
I record del Cosenza.
Il Cosenza di Alvini piace e fa paura a qualsiasi avversario, tant’è che molti si difendono sotto la linea della palla, in altre parole fanno un sano e maccheronico catenaccio. Lo ha utilizzato venerdì sera il Modena di Mandelli e prima il Sassuolo di Grosso, ma anche il Sudtirol, il Mantova, J. Stabia e la Salernitana e tutti hanno ottenuto un risultato positivo, al contrario chi se l’è giocata ha perso, vedi la spocchiosa Cremonese, la maldestra Sampdoria, la titubante Reggiana ed il frastornato Brescia.
Con questo Cosenza, è certo, non ci si annoia mai, le partite sono sempre al cardiopalmo ed incerte fino all’ultimo secondo di gioco, questo perché, l’ho scritto più volte, è una squadra “garibaldina”, che gioca sempre per vincere, lo ha ribadito nel dopo partita Alvini, fa dell’aggressività e della corsa una delle sue doti migliori, non a caso è la miglior squadra nell’impedire passaggi (109, con una partita in più) alle squadre avversarie.
Tutte doti delle squadre giovani che, però, hanno anche dei limiti: sia per struttura che per non elevata esperienza, ha difficoltà a gestire la gara, manca il centrocampista che riesca a gestire i tempi, a rallentare usando il palleggio quando è necessario. A Brescia, per esempio, sarebbe servito rallentare la manovra sul doppio vantaggio ed invece si è rischiato di perdere i tre punti. Ci sarebbe Mauri che ha queste doti, ma non riesce a trovare spazio in una squadra così dinamica. Molti dei lupi sono alla prima esperienza in serie B, specie lì davanti, vedi Fumagalli, Rizzo Pinna, Sankoh, lo stesso Zilli non può dirsi certo sgamato della categoria. Gli attaccanti più esperti invece non hanno mai segnato caterve di gol: Strizzolo non riesce a imporsi in prima squadra per problemi fisici, Mazzocchi ha avuto un inizio di campionato difficile, ma il gol su rigore di Brescia pare averlo sbloccato.
il gol in sforbiciata di Mazzocchi
Il bel gol di venerdì ed i tanti tiri provati ci restituiscono il centravanti che conoscevamo, quello dell’inizio della scorsa stagione, quando dominava l’area avversaria specie nei minuti finali, non certo il “terzino” utilizzato da mister Caserta. Invero, una squadra votata perennemente all’attacco, che pressa sin sulla tre quarti avversaria, che porta 6-7 calciatori nell’area avversaria, se non riesce a mantenersi corta e compatta, quello che urla ogni secondo Alvini dalla panchina, finisce per subire immancabilmente l’imbucata degli avversari. Avversari che ormai conoscono a menadito pregi e difetti dei lupi e si regolano di conseguenza, agendo di ripartenza. Va da sé che, dovendo sopperire alla mancanza di un bomber con la densità nell’area avversaria, finisce per lasciare ampi spazi dove possono scorrazzare gli attaccanti avversari.
I tifosi del Cosenza in curva Catena nella partita con il Modena
I RECORD
Così con il Modena non sono bastati 26 tiri e il 72% di possesso palla per vincere la partita. Non ne bastarono 32 per almeno pareggiare la partita con il Sudtirol, 22 per pareggiare a Mantova e altrettanti per pareggiare con il Sassuolo e così via, tanto che il Cosenza è la squadra di serie B che tira di più (223 tiri, la seconda in classifica è il Brescia con 214, il Catanzaro ne ha fatti 156, il Sassuolo 204), Fumagalli il calciatore che ha fatto più tiri in tutta la serie B (37) contro i (34) di Tutino.
Insomma il Cosenza di Alvini crea e anche tanto, è anche la squadra di serie B che crea più azioni da tiro, 395, contro le 339 della seconda, sempre il Brescia, il Catanzaro ne ha creato 264, il Sassuolo 322 (tutte con una partita in meno). È anche la squadra che va più al cross, 294 volte in 14 partite, la seconda è lo Spezia con 289, ma con una partita in meno.
Tutto questo però non si traduce in gol e punti, infatti il Cosenza, sempre la stessa squadra di prima, di reti ne ha fatto solo 14 (11° attacco della categoria) e dei 223 tiri solo 60 sono arrivati in porta con una percentuale pari al 26.9%, superiore solo a Cittadella e Pisa. Si, avete letto bene, il Pisa, l’ex prima in classifica e prossimo avversario dei lupi, ha tirato solo 175 volte e solo 45 sono andati in porta, con una percentuale del 25.71%, però i nerazzurri hanno realizzato 21 reti con un rapporto gol/tiri in porta pari a 0.46 contro lo 0.23 del Cosenza, la metà.
Una delle tante occasioni sprecate dai lupi, tiro di Florenzi
È evidente dunque, i numeri parlano chiaro, il Cosenza crea tanto, ma non finalizza a dovere nonostante l’evidente impegno dei calciatori. Gli attaccanti del Cosenza vanno in gol con il contagocce: Fumagalli (3), Mazzocchi (2), Strizzolo (1), Zilli (1), Sankoh (0), in cinque non totalizzano i gol del capocannoniere della B, Shpendi del Cesena. Niente di strano, come scritto, alcuni di loro sono esordienti e stanno facendo comunque un ottimo lavoro in rapporto all’obiettivo stagionale che non può che essere la salvezza, considerato il budget a disposizione e la sciagurata penalizzazione. Si tratta invece di tenere in debita considerazione un dato di fatto per trovare la soluzione. In parte ci sta già riuscendo Alvini, sviluppando un gioco che crea tante occasioni che prima o poi verranno concretizzate, il resto lo farà il tempo e l’esperienza acquisita sul campo. Certo, come scritto più volte, ci vorranno ancora tante giornate affinché questi giovani maturino ed il campionato di serie B non aspetta. Nonostante sei risultati utili consecutivi, la penalizzazione tiene i lupi lì in fondo alla classifica, al quint’ultimo posto a pari merito (al netto delle partite di oggi). Alvini non finisce mai di ricordarlo, “per questa squadra sarà un’impresa salvarsi”. Allora perché non darle una mano? A gennaio, nel mercato di riparazione è sempre difficile trovare il calciatore giusto, gli attaccanti validi se li tengono ben stretti, bisognerebbe trovare un altro Riviere all’estero. Speriamo bene.
Questo quanto ci ha confermato il pari con il Modena dell’altro ieri. Partita “antenna” a dire del DS Delvecchio: secondo lui una vittoria con i canarini avrebbe potuto aprire le porte a nuovi scenari per i lupi. Ahinoi, il pari conferma che un altro “sacrificio” andrà fatto a gennaio, specie lì davanti. A dire il vero non c’era bisogno della partita di venerdì per capirlo, la situazione era ben chiara già da fine mercato, nel calcio non ci s’inventa niente perché gli attaccanti con il pedigree si conoscono ed hanno un difetto, costano parecchio. Come scritto, servirebbe anche un altro tipo di centrocampista, diverso da quelli ottimi che abbiamo già, venerdì Kouan e Charlys hanno fatto un’altra ottima prestazione in rapporto alle loro caratteristiche tecniche: un “mastino” il primo, indispensabile per portare il pressing nella zona mediana, non certo per fare il trequartista; il secondo molto più elegante e tecnico, buon dispensatore di palloni e dotato anche di un buon tiro, meno portato ai lanci lunghi (alla Calò) ed ancora inesperto per dettare i ritmi e prendere per mano la squadra. Mancherebbe, a voler essere pignoli anche un centrale dai piedi buoni. Delvecchio ha smentito ogni interesse sullo svincolato Lucioni, aggiungendo anche al momento e dichiarando che servirebbe tutt’altro tipo di difensore, più giovane e veloce.
Sulla partita poco da aggiungere. Ormai si è consolidato il modulo 3412, al massimo si aggiunge un trequartista e si toglie una punta e viceversa. L’importante che finalmente Alvini abbia capito che Florenzi deve giocare lì davanti, al massimo tornare in mediana quando si deve forzare la mano e schierare tutta la batteria di attaccanti per cercare di vincere la partita. Con il Modena infatti Florenzi è passato al posto di Charlys avendo inserito Fumagalli e Rizzo Pinna dietro a Mazzocchi. Sul finale, entrato anche Sankoh, si è giocato con sei giocatori offensivi: Rizzo Pinna e Ciervo esterni, Florenzi insieme a Kouan, Fumagalli dietro a Mazzocchi e Sanhok e proprio in un’azione in cui Rizzo Pinna si è allargato sulla destra è partito il cross che ha permesso a Mazzocchi di segnare.
Il volto incredulo di Cotali dopo il gol
In precedenza gli ospiti erano andati in rete invece su un errore di posizione di Dalle Mura, uscito per pressare su Palumbo e non rientrato in tempo, lasciando l’incredulo Cotali (prima rete in serie B e secondo gol da prof. dopo 6 anni) di segnare indisturbato.
La sconfitta sarebbe stata molto ingiusta anche se, ad onor del vero, i canarini potevano chiudere facilmente la pratica, Defrel si è divorato l’impossibile e poi causato l’espulsione che ha orientato la fase finale della gara, ma abbiamo già capito i motivi dell’andamento di questa gara!!
In sequenza, la rete del vantaggio del Modena, due delle occasioni sbagliate da Defrel ed il fallo su Kouan che gli è costata l’espulsione.
Screenshot DAZN