Problemi di abbondanza…!!

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Con una rosa ampia e di qualità servono tempo e scelte corrette al momento giusto. 

Marras migliore in campo. 

Partiamo da due note: partita per larghi tratti noiosa, molto tattica con qualche sporadico sussulto, ma la gran parte delle partite della serie b sono di questo tenore. Da registrare poi una modesta affluenza allo stadio, appena 5700 spettatori. Il caldo e voglia di vivere ancora l’estate hanno “distratto” alcuni tifosi, le ultime due sconfitte hanno poi inciso sull’entusiasmo, fatto sta che mi sarei aspettato un sostegno maggiore.

Detto ciò, ritengo che nessuno si sarebbe aspettato una partita spumeggiante con il Sudtirol di Bisoli, ma alla fine la squadra che ha fatto vedere qualche idea di gioco interessante è stata proprio quella bolzanina, mentre il Cosenza si è affidato all’estro ed alla fantasia del solo Marras, nettamente il miglior in campo, fin quando c’è rimasto, incomprensibilmente sostituito da Caserta per far posto a Canotto.

Uscito Marras si è spenta la luce per il Cosenza, unico ispiratore della manovra offensiva rossoblù, non a caso le uniche due azioni pericolose nella prima ora di gioco sono partite dal suo sinistro: il gol di Venturi ed il tiro molto pericoloso di Tutino ad inizio ripresa.

La rete di Venturi

Se per quanto riguarda la prestazione la sostituzione di Marras rimane un mistero, dal punto di vista delle potenzialità dell’organico può essere giustificabile, nella continua ricerca da parte dell’allenatore di trovare soluzioni offensive diverse. D’altronde la possibilità di alternare giocatori validi è la forza dell’organico del Cosenza di questa stagione. Forza che però se non usata o dosata alla perfezione potrebbe creare degli squilibri in campo e nello spogliatoio. L’abbondanza potrebbe rivelarsi un problema se non gestita bene.

La sequenza del gol di Mazzocchi 

La presenza di due ali destre, seppur con caratteristiche tecniche diverse, Canotto è un’ala destra pura, Marras gioca a piede invertito, potrebbe creare dei malumori oltre che disagi sul campo. Ingaggiare un’ala sinistra sarebbe stato più logico, ma sarebbe stato un mercato perfetto e non  è molto volte possibile, adesso Caserta dovrà gestire il tutto nel migliore dei modi

Marras stava giocando molto bene e non doveva essere sostituito, però capiamo anche Caserta che sperava in un Sudtirol più propenso a sbilanciarsi per pareggiare la partita e non poteva certo immaginare che da lì a poco la difesa rossoblù sarebbe andata in bambola con il giovane Fontanarosa che ha sbagliato l’anticipo su Ciervo e Rispoli che è intervenuto in ritardo su Casiraghi. Da quel momento spazi ancor più chiusi e sbarrati dopo addirittura il vantaggio degli ospiti (gol di Odogwu che ha anticipato per l’ennesima volta Fontanarosa)  con possibilità praticamente vicine allo zero per Canotto di trovare gli spazi giusti.

Insomma, enormi possibilità per Caserta di adeguare gli schemi alle esigenze di partita ed avversari, ma anche possibili difficoltà nella gestione dei cambi. Il resto dipenderà dalle situazioni contingenti, vedi risultati e dalla professionalità dei calciatori coinvolti.

Stesso discorso potrebbe proporsi tra Forte e Mazzocchi che anche ieri, con il gol fatto, uguale a quello con il Sassuolo, ha dimostrato di essere, per chi non lo sapesse, un centravanti puro. Forte è in condizione fisica, ha svolto la preparazione ad Ascoli ed ha iniziato da titolare per poi subire le tre giornate di squalifica, ma è evidente che ancora non è perfettamente inserito negli schemi del Cosenza, ieri non ha scambiato quasi mai con i compagni di reparto e tantomeno ha ricevuto paloni giocabili. Difficile però tenere però fuori un attaccante della sua importanza, diventa però altrettanto difficile tenere fuori un attaccante meno noto, ma sicuramente molto produttivo come Mazzocchi. Non vorrei trovarmi nei panni di Caserta!

Allo stesso modo bisognerà gestire nel migliore dei modi il rientro in squadra di Florenzi al posto, presumibilmente di Voca e tenere sempre in caldo un certo Viviani che, a condizione ottenuta, merita di stare in campo.

Unico reparto, come scritto più volte, dove c’è meno esperienza e non dico scelta, è la difesa. Le alternative ci sono, ma per la gran parte giovani. Vista la prestazione di Cimino, a destra non ci dovrebbero essere problemi, con Martino e Rispoli davanti a lui. Sulla sinistra dopo il valido D’Orazio bisogna vedere il rendimento di La Vardera, tendenzialmente piò portato ad offendere. In mezzo ci sono le due coppie, ma anche perché non si è ancora trovato un assetto titolare, sempre diversi gli accoppiamenti, si balla molto.

La formazione scesa in campo contro il Sudtirol

Insomma, se teniamo in considerazione tutte queste situazioni risulta possibile che ancora la squadra non giri al meglio e sicuramente rispetto alle potenzialità, ancora inespresse. Per trovare gli assetti giusti occorrerà tempo, la squadra è nuova, allenatore idem, se poi aggiungiamo che ancora non si è trovata l’identità giusta allora è comprensibile che i risultati non arridano ancora.

Ieri Caserta mi ha confermato che protende verso una squadra aggressiva come nella primissima parte della stagione e che ieri non sarebbe stato produttivo operare in tal senso ed il 4321 schierato, con Voca mezz’ala e Marras e Tutino a supporto di Forte, con lo stesso Marras come quarto di destra in fase di non possesso è lì a confermare una squadra che difende più bassa. Anche in questo caso Caserta dovrà capire cosa è meglio per questi calciatori e se saranno in grado di supportare l’idea del tecnico: un pressing molto dispendioso o un gioco di attesa? Purtroppo di tempo nel calcio ce n’è sempre poco ed a Palermo bisognerà proporsi con idee chiare in atteggiamento ed uomini per non rischiare.

Foto di Ernesto Pescatore

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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