Dopo la brillante vittoria di Salerno, i Lupacchiotti hanno subito una pesante sconfitta da parte dalla capolista del girone, anche se l’anno prossimo entrambe le formazioni saranno costrette a giocare in Primavera 3 per l’avvenuta retrocessione in Serie C delle prime squadre. Allo stadio ‘Romolo Di Magro’ di Taverna, dunque, nel pomeriggio di Giovedì 20, si è recuperata la gara Cosenza-Pescara valevole per la 20ª giornata di Campionato. Nelle prime fasi di gioco, le due squadre si sono equivalse con azioni da una parte e dell’altra, ma la rete del capitano Tringali, giunta alla mezzora circa, a seguito di una potente incornata, ha cambiato le sorti del match. Infatti, i delfini non hanno impiegato molto per raddoppiare, tant’è che al 38’ il terzino Longobardi inserendosi fra le linee della difesa, si è ritrovato solo davanti a Borrelli il quale, dopo un primo tentativo, nulla ha potuto sul tap-in vincente dello stesso. Nonostante il doppio vantaggio, anche nella ripresa i giovani abruzzesi, forse perché presi dall’euforia, hanno continuato ad attaccare senza un attimo di tregua. Cosicché, dopo pochi secondi dal fischio d’inizio del secondo tempo, gli ospiti hanno trovato subito il terzo goal con Chiarella, abile a beffare Borrelli con un tocco morbido. Tuttavia, i Lupi hanno provato a riprendere in mano la gara, ma è stato ancora il Pescara a farsi sotto, prima con la conclusione di Arioli stampatasi sulla traversa e, poi, con il tiro ad incrociare di Longobardi sul secondo palo, che gli ha permesso di siglare la quarta rete biancoazzurra nonché la sua doppietta personale. Il Cosenza, malgrado il passivo, ha provato comunque a reagire e al minuto 72’ ha siglato, con il subentrato Basile, il goal della bandiera, a seguito di una mischia scaturita da calcio d’angolo. Nel finale di partita, il penalty di Chiarella e la marcatura di Salvatore hanno, in ogni modo, fissato il risultato sul definitivo 6 a 1 per il Pescara, lasciando tanta amarezza e rammarico sui volti dei rossoblù.