Che la posizione di mister Caserta non fosse più salda era chiaro da tempo, ma le dichiarazioni di fiducia del presidente Guarascio di qualche giorno fa e qualche punticino racimolato con Parma e Bari avevano congelato la situazione. L’ennesima sconfitta interna con il Como ed i risultati nettamente negativi delle ultime giornate, in specie dopo il derby, hanno messo sulla graticola nuovamente il mister reggino. I tifosi, che intanto sono tornati ad assiepare in massa le scalee del Marulla in occasione delle festività natalizie, hanno ricevuto un’ennesima delusione rispetto a quella che doveva essere una stagione diversa dalle altre ed adesso sono molto preoccupati per la piega che ha preso il campionato del Cosenza e per tale motivo chiedono la testa del mister.
I media sono altrettanto critici, troppe le cose che non girano per il verso giusto e soprattutto è forte la sensazione che la situazione sia sfuggita di mano al tecnico che, nonostante abbia abbandonato alcune ferme convinzioni per andare incontro alle richieste dei propri calciatori e nonostante si impegni nel suo lavoro insieme a i ragazzi, non riesce a porvi rimedio per ritornare quanto meno all’andamento di inizio stagione. Insomma il Cosenza di Caserta sembra essere entrato in un tunnel senza via di uscita.
A difendere il tecnico è rimasto solo il presidente Guarascio che, solo qualche giorno fa, lo ha definito come uno dei migliori della categoria. Nonostante il presidente pare abbia confidato al suo entourage la sua insoddisfazione sulla classifica in rapporto agli investimenti maggiorati rispetto alle stagioni precedenti, non è propriamente convinto che l’esonero di Caserta e l’ingaggio di un altro allenatore possa tirare fuori la squadra dalla crisi in cui è piombata. Secondo il presidente la situazione non è “tragica” come quella dello scorso anno o di quelli precedenti e sta cercando di salvare capra e cavoli, allenatore e budget. Fin quando terrà duro su queste posizioni? Forse fin quando riterrà la situazione controvertibile, d’altronde al presedente Guarascio piace il rischio, convinto di poterne uscire sempre per il rotto della cuffia, confidando sulla arcinota fortuna.
C’è riuscito con organici molto inferiori a quello odierno ed in situazioni peggiori, ma ormai siamo a ridosso della zona rossa, la crisi dura ormai da 10 giornate, il trend è in continua discesa e c’è poco da rischiare, l’insoddisfazione è totale anche per chi sta intorno al patron. I famosi “consiglieri” come qualcuno li ha definiti, la cui sospettata presenza ha fatto adirare il Ds Gemmi. Insomma tutti o quasi pretendono l’esonero di Caserta e non potrebbe essere altrimenti e l’impressione è che almeno fino al 3 gennaio, giorno del rientro dei calciatori, il pressing da parte di tifosi, media ed entourage del presidente sullo stesso sarà molto forte.
Le piste solcate sono due: chi spinge per il ritorno di Bisoli (anche se giova ricordare che i due non si sono lasciati nel migliore dei modi e nella partita al Marulla non si sono nemmeno salutati) e chi per l’avvento di Liverani, già contattato da Gemmi (come ampiamente anticipato nella trasmissione Lupus in Forum). Poi la terza, quella del presidente Guarascio che sarà comunque sempre l’ultimo a decidere, visto che deve togliere i soldini e tutti sappiamo come la cosa gli sia indigesta ..!!
Foto Ernesto Pescatore e dal web