Dopo una partita ampiamente dominata, cade la formazione di Leo Tuoto sotto i colpi di un Cesena cinico
La cronaca del match
Dire come sia stata una partita a senso unico non renderebbe l’idea di quello che è effettivamente accaduto. Una Pirossigeno Cosenza molto determinata parte fortissimo e impegna in maniera decisa Montalti fin dai primi secondi di partita. Sarà poi Gallitelli, al minuto numero 11, ad abbattere la resistenza del classe 1997, fresco di convocazione in nazionale. Si va al riposo sull’1-0, con i rossoblu che sarebbero potuti essere comodamente in vantaggio di 3 o 4 gol, se non fosse stato per il sopracitato estremo difensore. Nella ripresa la formazione cosentina abbassa il ritmo quel tanto che basta per consentire al Cesena di rimetterla in equilibrio con Pires, il cui sinistro bacia la traversa e si insacca alle spalle di Del Ferraro. Da questo momento, riparte il forcing dei lupi, che si rendono pericolosissimi con Marchio, Sanz e Poti, ma che trovano sempre al proprio cospetto quella saracinesca a nome Andrea Montalti, miracoloso in almeno 5/6 occasioni. Quando poi Pires realizzerà, in contropiede, il gol dell’1-2, Leo Tuoto deciderà di ricorrere alla carta del power play, per cercare di rimettere in equilibrio una partita che per mole di gioco sarebbe dovuta finire con un KO tecnico a favore di Marchio e compagni. E invece, nel tentativo di riacciuffarla, la Pirossigeno Cosenza capitola sotto i colpi di Pires(tripletta per il 10 cesenate) e Gardelli, che portano il Cesena alla final 4 di coppa Italia di Serie A2
Le 4 semifinaliste
Oltre ai ragazzi di Osimani, a passare il turno sono lo Sporting Sala Consilina, che nella finalissima anticipata vince ai rigori sul campo dell’Ecocity Genzano grazie alla parata di Marchesano sul proprio collega, la Leonardo vincitrice ai danni della Samp e il Lido di Ostia, che supera il Manfredonia e guadagna il pass per la semifinale
Delusione post partita
Tutti molto delusi dalle parti di Via Parigi, a partire dal presidente Piro fino a mister Tuoto, il ds Bossio e tutta la dirigenza. Un esito altamente immeritato, condizionato da un arbitraggio non all’altezza e da un portiere avversario in versione avengers. Pirossigeno Cosenza che tornerà in campo sabato a Molfetta, dopo aver riposato nel precedente turno di campionato