Questa è una partita che certamente il Cosenza non poteva permettersi di perdere. I silani scendono in campo con grinta, chiudendo senza problemi i contropiedi degli avversari. In campo c’è davvero tanta concentrazione sia da una parte che dall’altra: d’altronde il campionato prosegue e ognuno ha voglia di portare a casa i fantomatici 3 punti, che darebbero la stabilità tanto ricercata. Succede poco fino alla metà del primo tempo, il Vicenza messo probabilmente in campo meglio rispetto al Cosenza di Mister Occhiuzzi, continua a commettere errori sciocchi, ma i padroni di casa non riescono a coglierne l’opportunità. È un brutto Cosenza, quello che si vede ad inizio secondo tempo; i silani sono scomposti, nervosi e poco precisi: fra gli spalti riecheggiano i malumori degli addetti stampa, che vorrebbero assistere ad uno spettacolo certamente più dignitoso. C’è però anche da dire, che la squadra di mister Zanetti, è forte, strategica e chiusa dal punto di vista dell’assetto tattico. Chiunque che non fosse stato al posto dei lupi, avrebbe firmato carte false pur di spuntare un punto con il Venezia. Ma il Cosenza, necessita di vittorie conquistate sul campo, che non arrivano e che fanno mal pensare la città, circa quelli che oggettivamente sono i limiti tecnici di una squadra incompleta. Resta incredibile come al 39º del secondo tempo ancora lui, Gianluigi Sueva, in un tafferuglio trova prima il palo e poi un muro di persone a dire no al vantaggio dei silani. Sono davvero poche le parole che si possono spendere quando la fortuna proprio non vuole farti visita! Si chiude così con un pareggio, la sfida prenatalizia che vede il Cosenza in zona rossa a causa di una cremonese che magicamente ha trovato il goal durante gli ultimissimi minuti del secondo tempo. Non resta che augurarci feste serene, seppur poi non così tanto liete, a causa non soltanto di una squadra che non convince, ma anche per il difficile momento storico che il mondo intero sta affrontando.