No limits

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I ragazzi di Alvini ancora una volta gagliardi, ma frenati da continue e gratuite ingenuità. I limiti sono ormai chiari ed il lavoro non sembra bastare!

Siamo ormai giunti alla decima giornata, i valori tecnici stanno prendendo forma e la classifica diventa sempre più veritiera. Inutile farsi o creare inutili illusioni, i 4 punti non verranno restituiti al Cosenza, di questo ne ha preso coscienza il mister e di conseguenza la squadra. Le motivazioni della Corte Federale di Appello sono molto chiare e nette e mettono in risalto il guazzabuglio creato in quei giorni tra fine giugno e luglio. Poco importa chi ha sbagliato, gli errori sono tanti e la linea difensiva scelta si è dimostrata poco efficace.

Continuare a pensare di avere 11 punti anziché 7 può essere solo un danno, un limite che bisogna superare, forti delle prestazioni effettuate in quelle partite. I punti non ci sono più, ma le prestazioni che hanno portato a racimolarli sono ben impresse nella memoria di tutti e devono esserlo soprattutto in quella dei calciatori.

La squadra, a mio avviso, ha fatto sempre delle buone prestazioni in tutte e 10 le partite anche con il Sudtirol, anzi quella con gli altoadesini è stata una delle migliori dal punto di vista della supremazia territoriale, 32 tiri, 8 calci d’angolo a 0 e 64% di possesso palla, il limite è stato rappresentato dalla sterilità offensiva dettata da una qualità tecnica non elevata e dalle solite ingenuità emerse anche nella partita di ieri con la Juve Stabia.

Ingenuità che si ripetono ormai da diverse partite e sono ormai una costante: a Mantova due “infilate” con la squadra sbilanciata in avanti ed in più l’ingenuità di non aver saputo gestire i minuti di recupero una volta agguantato il pareggio; l’indecisione grossolana sulla rete di Ioannou con la Samp; con il Sassuolo un’altra “Infilata” con la squadra sbilanciata; la medesima indecisione, copia conforme di quella su Ioannou, sulla rete di Rover del Sudtirol; il fallo gratuito di Venturi a Cittadella che ha costretto la squadra ad “accontentarsi” del pareggio contro una squadra in affanno; la replica di Hristov con un ennesimo fallo inutile e gratuito ieri con la Juve Stabia e prima l’indecisione tra Kouan e Florenzi da cui è scaturita la rete di Maistro.

il fallo di Hristov

Il passaggio arretrato di Kouan che ha trovato sbilanciato Florenzi e dato il la alla rete di Maistro contrastato dal solo Dalle Mura.

Possiamo definirle ingenuità trovando il conforto dell’allenatore ieri in sala stampa, ma a mio avviso se le ingenuità cominciano a ripetersi divenendo una costante evidentemente c’è dell’altro. Che questa squadra sia ricca di giovani volenterosi, ed anche talentuosi, alle prime esperienze in serie B è evidente a tutti ed il tecnico non finisce mai di ribadirlo. Che questi giovani inseriti in un contesto nuovo, sia di squadra che di campionato, trovino delle difficoltà non tanto nel rendimento, come abbiamo detto abbastanza continuo, ma nella gestione della gara è altrettanto evidente.

In sostanza, quello che appare dal di fuori, è che siamo dinanzi ad una squadra volenterosa, gagliarda, generosa, ma non certo solida ed esperta nella gestione della partita. Ieri abbiamo visto ancora una volta una squadra garibaldina negli intenti, che si è gettata anima e corpo nell’agone per recuperare la partita ed una volta in inferiorità numerica anche per vincerla, rimanendo alla fine però con un solo punto in mano per le due “ingenuità” prima elencate.

“Questo sarà il nostro campionato” dice Alvini, questo il destino che ancora una volta viene riservato al popolo rossoblù. Basterà il lavoro di Alvini per rimediare a queste “ingenuità” o serve altro?

Se abbiamo vinto con Cremonese e Samp e pareggiato con Palermo e Spezia io credo che il merito vada attribuito a mister Alvini anche per la scelta di partire forte e giocare di “gamba” sin dall’inizio mentre le altre carburavano. Ora però i veri valori tecnici cominciano ad emergere e non sono certo quelli della Juve Stabia a fare paura, una squadra modesta da questo punto di vista che viaggia sull’onda dell’entusiasmo della vittoria dello scorso campionato.

il gol di Maistro

Serve QUALITA’ per far si che quando crei 32 azioni, come con il Sudtirol, una palla almeno vada in porta, invece Mazzocchi non riesce più a trovare i tempi per andare al tiro, Fumagalli gira al largo dall’area di rigore, Strizzolo è un punto di riferimento al centro dell’area, ma segna con il contagocce ed il fatto che ieri gli sia stato preferito il giovane Zilli la dice lunga, per non parlare di Sankoh rivelatosi molto acerbo per la platea della serie B.

Serve ESPERIENZA nel gestire le partite, un leader a centrocampo, capace di prendere per mano la squadra ed imporre i ritmi della partita. Florenzi, Kourfalidys, Ciervo, Kouan, hanno tanta corsa, ma non dimostrano di sapere quando è il tempo di fermarsi e ragionare, dovrebbe saperlo Mauri, ma non è entrato negli schemi del mister e Charlys fa fatica ad imporsi.

Serve tecnica, esperienza e continuità per il reparto difensivo, non è possibile cambiare ogni volta schieramento, il portiere ed i difensori per rendere al meglio devono conoscersi a menadito. Abbiamo per altro difensori strutturati, ma tremendamente lenti e con piedi poco educati. L’unico difensore veloce e tecnico in rosa, Dalle Mura, non gioca quasi mai.

Allora basterà l’agendina di Alvini per porre rimedio ad alcune carenze strutturali di un organico si di prospettiva, ma che ha bisogno di essere irrobustito? Si possono superare questi limiti con il solo lavoro di Alvini e del suo Staff? Ci auguriamo di si.

Ieri l’ennesima dimostrazione che Alvini studia, pensa, ragiona e cerca di trovare sempre soluzioni tattiche diverse. Ieri ha proposto un inedito 3421 con Ciervo spostato sulla trequarti, di fianco a Fumagalli, per cercare di creare scompiglio tra le linee stabiesi e contemporaneamente dare spazio alle diagonali di Ricciardi, una delle quali ha portato al gol, magistralmente imbeccato da Ricci.

il 3421 proposto ieri che in fase difensiva diventa 541

La rete di Ricciardi

Ma altre volte ha presentato il 352, il 3412 di base, ma anche un 432 quando si è trattato di compensare l’inferiorità numerica come fatto anche nel secondo tempo di ieri. Magari vista la situazione descritta sarebbe opportuno cercare un assetto ed un undici di base definitivo anche se capisco la necessità del tecnico di tenere tutti sulla corda e protagonisti per non perderli nel momento del bisogno. Comprendo anche l’esigenza di avere calciatori duttili, ma questo continuo alternarsi nei ruoli di mediano, regista, mezz’ala e trequartista di Florenzi e Kouan, privarsi saltuariamente di Charlys e non dare un ruolo preciso a Kourfalidis possono creare confusione.

La sensazione è che si cerchi, spasmodicamente, una soluzione tattica la dove non c’è una soluzione tecnica, ovvero un altro tipo di calciatore che compensi le carenze citate: un difensore di categoria, tecnico e veloce, un centrocampista di categoria che sappia prendere per mano la squadra, un bomber da doppia cifra che capitalizzi il lavoro della squadra.

Riusciremo ad arrivare in posizione utile a gennaio per compensare queste mancanze con calciatori adatti alla causa e superare gli attuali imiti?

Screeshot da DAZN

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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