A poche ore della gara contro il Modena, il tecnico ha affrontato diversi aspetti senza trascurare il mercato
Queste le parole di Mister Viali alla vigilia di Modena–Cosenza:
Domani dovrebbe essere una squadra dal volto in parte cambiato e si spera anche nell’atteggiamento considerato che, a parte Nasti (squalificato) e Calò (infortunato), gli ultimi arrivati saranno della partita, quindi nessun alibi per un Cosenza ancora impelagato in fondo alla Classifica.
«I nuovi arrivati, sotto l’aspetto della condizione stanno bene – ha fatto subito sapere mister Viali -. E’ chiaro che bisogna capire per quanti minuti riescono a reggere le gambe. Ovvio che stiamo svolgendo il mercato per cambiare qualcosa. Tempo ne abbiamo poco, per cui dovremo essere bravi ad accelerare l’inserimento dei nuovi».
E’ inutile nasconderlo, ma Viali punta a fare grande densità offensiva perché, in fondo, è consapevole che la squadra ha l’obbligo di vincere, in quanto un altro pareggio non arricchirebbe più di tanto la classifica in termini di punti: «Dobbiamo smettere di essere autolesionisti – ha detto ad un certo punto il tecnico -. Domani voglio una squadra arrabbiata, attenta a non andare subito sotto e a non concedere facili occasioni, per poi rincorrere la partita».
Con queste parole, ovvio, che il mister si è mostrato consapevole delle difficoltà più volte palesate dalla squadra rossoblù, ma il problema del Cosenza risiede soprattutto nei pochi tiri prodotti verso la porta avversaria, al di là degli sforzi fatti a centrocampo. E chissà se domani, in tal senso, Cortinovis e Marras sono già pronti a dare il loro contributo.
Dal mercato, intanto, sono attese le ultime novità che dovrebbero riguardare, appunto, un altro centrocampista ed terzino sinistro a tutta fascia. Poi, per il momento, il mister contro i Canarini non ha svelato del tutto le sue carte.
«D’altronde il Modena domani si farà trovare pronto. E’ una squadra che sta bene – ha, infine, aggiunto Viali -. Ha perso a Frosinone, ma ha fatto un’ottima prestazione. Incontriamo, dunque, una squadra che sa quello che vuole, ha un’identità ben definita e sfrutta bene la profondità».