Queste le parole di mister Viali della conferenza stampa della giornata odierna:
“Con il presidente non abbiamo avuto mai modo di parlare di rinnovo fino ad ora perchè tutto gira intorno al risultato; oggi ci sarà il primo incontro dove parleremo della situazione. Vivevo le partite da esordiente e vedevo le differenze con le altre squadre, è vero che non riuscivamo a fare risultato ma io dicevo sempre che la classifica rimaneva corta e la salvezza era alla sempre alla nostra portata. Era sottile il confine tra vincere e buttare alle ortiche la stagione, ho fatto capire ai ragazzi che tutto dipendeva da noi. Io ho letto come voi dell’interesse dell’Ascoli ma non so nulla. Per fortuna possiamo parlare oggi di risultato positivo, abbiamo perso tanti punti e meritavamo di più ma avevamo naturalmente dei difetti. I ragazzi hanno un merito incredibile perchè da febbraio abbiamo giocato tutte partite della vita per rimanere attaccati al treno salvezza. A Brescia dopo il gol ho avuto la sensazione che i ragazzi si sentissero sconfitti ma un gol avrebbe comunque cambiato il destino, la squadra ha gestito bene le difficoltà nel secondo tempo e abbiamo preso gol quando il Brescia aveva abbassato i ritmi. Quando un giocatore come Nasti si toglie un mondiale per qualcosa, questi sacrifici ti portano gli episodi da parte tua. Questa squadra non ha mai accettato quello che gli avevano consegnato gli altri cioè una sicura retrocessione. Io sono arrivato qui da allenatore preso dopo decine di rifiuti di allenatori, ero molto sereno e sapevo di non essere la prima scelta; i primi mesi ho fatto solo l’allenatore ma qui a Cosenza non si può fare solo l’allenatore e si è creato un sentimento ed un legame pazzesco. Nel finale è stato espulso Rigione ed un giocatore del Brescia, si faceva davvero difficoltà a capire quello che è successo ed è stato bruttissimo vedere quelle scene. Noi siamo stati una tifoseria che in qualunque stadio d’Italia abbiamo portato i colori rossoblù. Per me per il futuro il percorso tecnico sarà importante, devo anche parlare con la mia famiglia e saranno tanti gli aspetti che saranno valutati. Marras fino a martedì aveva solo camminato, si è allenato mercoledì insieme alla squadra ma non riesce fare bene con un bendaggio, la mattina della gara aveva troppo dolore. L’esperienza qui mi ha preso completamente come se fossi sommerso completamente che mi ha portato via per 7 mesi; credo di aver lavorato tanto ma mi porto via esperienza umana; questa città se ti fa entrare nel loro gruppo ti da il cuore”