Miracolo a “Sampdoria”

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Il Cosenza non affonda il colpo nel primo tempo e resuscita la squadra di Pirlo

Nulla di nuovo, sia ben chiaro, conosciamo vizi e virtù di una squadra folle che può vincere o perdere con chiunque. L’ho scritto più volte e le conferme arrivano di partita in partita. 4 vittorie e 4 sconfitte definiscono un percorso altalenante, troppo, senza quel minimo di continuità che sembra essere il difetto peggiore di questa squadra.

Niente di allarmante, questa squadra, l’organico importante voluto quest’anno, e per la prima volta, dal presidente Guarascio non corre il rischio di retrocedere o di fare un campionato di affanno come quelli precedenti, ma sicuramente, se non si pone rimedio, fornirà sempre alti e bassi. D’altronde il Cosenza viaggia al quinto posto, con il doppio dei punti proprio di quella Samp che è quint’ultima e quindi ci possiamo permettere di ragionare in estrema tranquillità e senza farci prendere da isterismi.

Certo è che perdere non piace a nessuno, tantomeno quando sai di avere una squadra forte, con spiccate individualità (così si è espresso Pirlo sui lupi) e quando l’avversario è nettamente in difficoltà.

Personalmente non ho trovato nulla da ridire sulla sconfitta con la Cremonese: il Cosenza ha giocato alla pari con una delle candidate alla promozione, retrocessa dalla serie A, fornendo una prestazione maiuscola, che non ha portato punti per puro caso o se vogliamo, perché gli episodi hanno favorito i lombardi. Lo stesso non posso dire però delle sconfitte con il Brescia e ieri con la Samp. In entrambe i casi i lupi hanno deciso di controllare la partita, di ribattere colpo su colpo, anche a muso duro, rinunciando però ad affondare.

Nel primo tempo un solo tiro in porta, nell’occasione del contropiede condotto da Marras e sciupato da Tutino. Potrebbe andare bene anche così, non dobbiamo vincere il campionato, ma se schieri 4 attaccanti è lecito attendersi qualche occasione in più anche perché dall’altra parte non hanno fatto di meglio, anzi. Ed è proprio qui che sorgono i dubbi: Caserta ha dichiarato che la Samp è una squadra costruita per vincere, il problema è che non se n’è accorto nessuno fino a ieri sera. Abbiamo visto una squadra lenta, impacciata, molto nervosa, che ha non riusciva a fare due passaggi di fila, tanto che già al ventesimo il pubblico di casa ha cominciato a mugugnare. Tra l’altro una squadra giovanissima, la più giovane dopo lo Spezia, guarda caso il prossimo avversario dei lupi, che aveva perso le 4 precedenti partite in casa ed era penultima in classifica. Insomma una squadra allo sbando che ha messo la partita sulla rissa, agevolata anche dall’atteggiamento di un arbitro, diciamo dispiaciuto per la posizione in classifica di una blasonata. Forse le condizioni peggiori per il Cosenza che invece si esprime al meglio contro squadre che si giocano la partita, ma soprattutto perché quando il Cosenza non gira al meglio si palesano alcuni difetti che stanno compromettendo le partite sin qui disputate.

Se i meccanismi non sono ben sincronizzati si rischia di andare in inferiorità numerica a centrocampo, con ripercussioni sulla fase difensiva. Se schieri 4 attaccanti devi tenere il più possibile palla perché al contrario si fa difficoltà nella fase difensiva, soprattutto se a sinistra schieri, come scrivo da settembre, un centravanti puro come Mazzocchi. Il ragazzo si impegna e Caserta pur di farlo giocare lo schiera in un ruolo palesemente non suo, ma lui fa difficoltà a portare avanti palla giocando, per altro, sul piede opposto, e poi non potrà mai difendere come un calciatore di ruolo. Finché si vince e lui riesce a anche ad andare in rete (ha sempre segnato in posizione di centravanti) tutto bene, ma quando la partita si mette male, soffriamo maledettamente a sinistra.

È evidente che soffriamo della mancanza in organico di un esterno sinistro in grado di fare le due fasi (vedi Improta) ma Florenzi potrebbe creare più equilibrio in fase difensiva e saltare l’uomo con più facilità rispetto a Mazzocchi. Quando le cose si mettono male paghiamo anche il fatto di non avere difensori (a proposito che fine ha fatto Sgarbi) dai piedi educati e se ti imponi di impostare da dietro possiamo incorrere in strafalcioni come successo più volte ieri, complice anche Micai.

Insomma tanti piccoli difetti che non sminuiscono il valore della rosa, ma che non ti rendono squadra da primissimi posti. Sono convinto altresì che con altrettanto piccoli correttivi si possono migliorare le prestazioni e dare continuità ai risultati. Anche le assenze di Zuccon e Martino si stanno facendo sentire, giocatore tignoso e tecnico il primo, di grande gamba il secondo. Posto che il Cosenza può ancora migliorare, non mi fossilizzo sul rigore subito, questi sono episodi che non alterano il giudizio su una prestazione sotto tono. E che la prestazione del primo tempo non sia stata all’altezza di altre è confermato dalla reazione dopo lo svantaggio. Diverse le occasioni create, tra le quali il la traversa colpita da Tutino (quinto palo da inizio campionato) sulle quali la Samp è andata in enorme difficoltà, a confermare il fatto che si fosse osato anche nel primo tempo si sarebbe potuto approfittare dello sbandamento dei locali. Quanto ci costerà questa sconfitta lo capiremo solo a fine campionato, ma c’è ancora tempo per rimediare!

Si ringrazia l’autore della vignetta, Maurizio Baldino

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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