Prima sosta del campionato. Le Nazionali ci offrono il giusto spazio e tempo per trarre un primissimo bilancio, rifiatare un attimo e recuperare forze e uomini. I Lupi, dopo il brutto (e immeritato) pareggio di Bolzano, si ritrovano comunque con un’ottima classifica, se pensiamo alle 4 trasferte affrontate in 6 gare. Tuttavia, non è tutto oro quello che luccica, e la squadra sta lanciando dei segnali inequivocabili. Serve invertire la rotta, ora.
Dicevamo del pari tra Südtirol e Cosenza: a Rover ha risposto Kornvig, capace di mettere sotto l’angolino il primo pallone toccato tra i professionisti in Italia. In testa continua a sognare la Reggina di Pippo Inzaghi, che rifila l’ennesimo tris al malcapitato di turno Cittadella. A segno Gagliolo, il prospetto Fabbian ed il buon Gabriele Gori, a cui rivolgiamo i migliori auguri. Sogni altrettanto sereni li sta vivendo il Brescia, che con Flavio Bianchi, l’uomo dell’ultimo minuto, riesce a piegare il Benevento.
Inseguono il Bari (0-1 a Cagliari), al secondo colpo esterno di fila ed unica squadra a non aver ancora conosciuto la sconfitta grazie ad un Cheddira al quinto centro stagionale, ed un ottimo Frosinone che non fa più notizia e che riesce a sfruttare l’autorete di Buttaro per avere la meglio del Palermo. Prima vittoria interna per il Genoa, di misura sul Modena, a seguito di un’azione straordinaria chiusa da Jagiello.
Una Ternana ormai rinata vince il derby sul Perugia (che sbaglia anche un rigore) grazie al solito Partipilo. Trema la panchina di Castori. Colpo del Parma ad Ascoli che non lascia spazio ad interpretazioni: l’1-3 finale è stato aperto da Tutino, al primo goal stagionale nell’esordio da titolare.
Nelle zone calde si muove poco o nulla. Gli scontri diretti sono finiti tutti in parità: un pirotecnico 3-3 tra Como e Spal, frutto di continui ribaltamenti di fronte (segnaliamo la doppietta di Cutrone), ed un più scialbo 1-1 tra le grandi deluse di questo inizio torneo, Venezia e Pisa.
