Terza volta consecutiva in gol, ma la squadra continua ad andare in affanno dopo il vantaggio.
Pecchia, a Cosenza per vincere!
Vittoria importantissima ed anche meritata quella contro l’Ascoli, uno spareggio vero e proprio che mette i lupi in rilevante vantaggio proprio contro i marchigiani (il Cosenza vinse anche all’andata per 0 a 3). Il Cosenza non è fuori dalla zona play out, ma ha distanziato anche la Reggiana e vede molto più vicino il Pordenone anche se quest’ultimo con una partita in meno. Insomma un risultato corroborante per tanti versi, soprattutto psicologici, ma anche della prestazione, altalenante si, come vedremo, ma soddisfacente per buoni tratti della gara, tenuto conto anche delle contingenze negative sopravvenute.
Innanzitutto gli infortuni verificatisi durante il match che hanno tolto alla formazione di Occhiuzzi due elementi fondamentali per la manovra: Gerbo stava giocando molto bene sulla fascia destra e mettendo in difficoltà i suoi ex compagni di squadra; Petrucci è il faro indiscusso del Cosenza ed il palleggio risente sempre della sua assenza, non di meno il fatto di essere andati in svantaggio sull’unica palla giocata, guarda caso su calcio di punizione dell’Ascoli, e nel momento migliore della squadra silana. Ciò poteva condizionare psicologicamente i lupi che invece, impiegando un po’ di tempo, hanno ritrovato la forza di riacciuffare prima il pari e dopo addirittura la vittoria, fondamentale.
Fino al gol i ragazzi di Occhiuzzi erano padroni incontrastati del campo, grazie anche alla prestazione abulica dell’Ascoli, anche patron Pulcinelli ha sbottato nel dopo gara e promesso un ritiro punitivo. Diverse le azioni create, soprattutto da parte di Tremolada che ha messo in mezzo molti palloni sui quali sono sempre arrivati in ritardo sia Trotta che Gliozzi. Insomma solito refrain, la squadra ha ricominciato a macinare gioco, ma manca sempre lo stoccatore vincente, nonostante il tanto impegno di Gliozzi, mentre Trotta va sempre a corrente alternata fino a spegnersi completamente nel finale della partita.
Avrei tanto voluto vedere Occhiuzzi con in mano una squadra come il Monza e quali risultati avrebbe ottenuto al posto di Brocchi! Sono convinto che questa squadra, con il gioco che propone e un attaccante di razza lì davanti, avrebbe una decina di punti in più.
Ma, non finirò mai di ripeterlo, ci troviamo in queste condizioni di classifica perché non si è voluto fare quello sforzo finanziario in più a gennaio e non si sono puntati giocatori già in forma come Pettinari. Adesso ci dobbiamo tenere Mbakogu che rimane forte solo sulla carta, ma che non ha dato nessun contributo alla causa e nemmeno per colpa sua. Quest’anno i rinforzi di gennaio non hanno dato il solito cambio di passo del girone di ritorno, ma Trinchera, premiato come migliore DS della scorsa serie B, non può fare sempre il miracolo, ma qui si aprirebbe un altro capitolo che tratteremo a tempo debito.
Ma come dicevamo in questa vittoria non ci sono solo rose e fiori: i ragazzi di Occhiuzzi, sebbene sollecitati dallo stesso mister a rimanere alti, ho sentito le urla personalmente, un po’ per stanchezza e un po’ per paura di portare a casa il vitale risultato, hanno ceduto al ritorno dell’Ascoli. Niente di anormale, non conosco squadre che non subiscono una seppur minima reazione degli avversari in svantaggio, se non fosse che questa è ormai una costante. Nelle ultime tre partite, in cui si è andati sempre in gol, i lupi hanno subito il ritorno veemente dell’avversario di turno e non credo che anche la presenza dei titolari avrebbe evitato l’impasse. È un difetto congenito, così come quello di subire sui calci piazzati e questo non ci fa dormire sonno tranquilli in vista del finale di campionato. Lo stesso Bahlouli non è riuscito a fare salire la squadra ed a Gliozzi viene difficile chiedere altri sacrifici. Kone lo conosciamo, è un moto perpetuo, è andato anche in gol con una delle sue botte dalla distanza, ma è caotico e disordinato, difficile pensare che sappia dettare i tempi giusti alla squadra.
E dopodomani si ritorna in campo con mezza squadra out: impossibile rivedere in campo Gerbo, difficile che ci sia Petrucci, mentre dovrebbe recuperarsi quanto meno Tremolada, al netto della stanchezza che potrebbe avere accumulato. Nessun problema in difesa perché dietro Ingrosso scalpita l’ottimo Tiritiello.
La partita con la Cremonese dell’ex Baez è un’altra finale per la salvezza e dalla Lombardia arrivano propositi di guerra, Pecchia ha dichiarato che viene a Cosenza per vincere. Il collega Lorenzo Coelli, di Cuoregrigiorosso.it, ci inoltra le dichiarazioni dell’allenatore della Cremonese: “Stare tanto tempo lontano dalle gare non aiuta, dice, soprattutto dal punto di vista psicologico, ma a livello fisico i ragazzi hanno lavorato bene, manca il clima partita ma faremo di necessità virtù”. Poi aggiunge: “Con il Cosenza dovremo giocare come sappiamo fare, cioè per vincere. Sicuramente ieri hanno vinto con merito e sono in salute, ma noi dobbiamo mostrare di cosa siamo capaci». Ora di nuovo parola al campo.
Forza lupi e Buona Pasqua a tutti