Nella ripresa il cambio di modulo giova alla manovra ed i lupi pareggiano con merito e cuore.
Ancora un pari per il Cosenza, il quarto in 5 partite utili consecutive, ma questa volta il punto vale veramente oro. Il pareggio è il marchio di fabbrica della squadra di Occhiuzzi e fino a quando i nuovi attaccanti non entreranno in forma sembra essere il massimo obiettivo raggiungibile dalla squadra. Ma a Cittadella era fondamentale non perdere visto che la formazione arrivava in Veneto largamente rimaneggiata. I lupi hanno risposto con il cuore ad una sconfitta sicuramente immeritata che stava maturando solo sulla prima disattenzione della gara. L’approccio disattento di Vera non poteva lasciare con l’amaro della sconfitta e i rossoblù hanno dato tutto affinché non si tornasse a Cosenza a mani vuote.
Subito lo svantaggio i ragazzi di Occhiuzzi hanno impiegato una mezz’oretta buona prima di prendere in mano le redini della partita. D’altronde non era facile, il Cittadella non ha grandi nomi in organico, ma è forse una delle squadre della serie B che vince e lotta quasi sempre in zona play out perché è organizzata e gioca a memoria. Veramente difficile mettere in difficoltà la squadra di Venturato: pressing alto, squadra corta ed un 4-3-1-2 collaudato a prescindere dagli interpreti, d’altronde il mister dei veneti è ricorso ad un robusto turn over.
Dopo la rete, dicevamo, i lupi hanno fatto molta difficoltà ad uscire palla al piede. I padroni di casa raddoppiavano e triplicavano sistematicamente e con grande vigoria atletica, mettendo in difficoltà soprattutto il nostro centrocampo. Solo Carretta riusciva ogni tanto a far rifiatare la squadra con le sue solite sgroppate che lo hanno reso appetibile su altre latitudini, invece a Cosenza molti esigerebbero ciò che lui ha dato in altre occasioni, ossia gol a iosa. Ma Carretta è un’ala che deve fare assist, deve far salire la squadra e dare profondità alla manovra, se poi riesce a segnare anche qualche gol va a suo merito e non deve essere occasione per criticarlo quando non lo fa.
Nel secondo tempo, calato anche il ritmo del Cittadella, i lupi hanno preso le misure agli avversari e giocato con i tempi di inserimento giusto, ancora meglio quando, all’inizio della ripresa, Ba ha preso il posto del disorientato Vera. La squadra è passata alla difesa a quattro, quindi al 4-3-1-2, praticamente ha giocato a specchio sul Cittadella.
La squadra ha dimostrato di saper utilizzare anche un modulo che non prevede gli esterni o quinti di difesa, di reggere il confronto a centrocampo, ma nella specifica occasione, ciò non vuol dire che si è trovato il modulo ideale, ma forse più adatto ai centrocampisti in rosa.
Il Cosenza, lo abbiamo scritto più volte, ha tante mezz’ali in organico, anche Gerbo lo è, e pochi mediani, ma Occhiuzzi ritiene che la squadra abbia bisogno di una fase difensiva a 5, forse ancora condizionato dai disastri della difesa a 4 delle passate stagioni. Vero è che gli esterni utilizzati non rappresentano nemmeno il punto di forza della squadra e che quindi si potrebbe optare per un modulo diverso, ma fatto sta che dal mercato è arrivato un altro esterno, Crecco, ed ora non si possono buttare a mare.
Insomma la scelta non è facile e la lasciamo volentieri ad Occhiuzzi, noi si può solo cercare di analizzare quanto succede in campo per offrire spunti di riflessione. Ci piace più sottolineare l’azione corale che ha portato al pari: bellissimo scambio stretto di Bahlouli che di tacco lancia Ba che a sua volta fa un dai e vai con Sueva, la palla arriva a Sciaudone che con la coda dell’occhio vede arrivare a rimorchio dalle retrovie Corsi, il quale mantiene la freddezza del più navigato degli attaccanti e mette la palla sotto il corpo di Kastrati.
Ancor più bello l’abbraccio di tutta la squadra che va a festeggiare il suo capitano. Questa è l’immagine più bella di tutta la partita.
L’altra è la buona prova di Schiavi, chiamato a sostituire un super utilizzato Idda. Il tutto a conferma dello spirito di gruppo di questa compagine. Un buon viatico per il futuro, in attesa che Mbakogu e Trotta ci facciano fare il salto di qualità.
Forza lupi