I lupi imbrigliano il toro

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La squadra, ben organizzata, ha messo in difficoltà i granata, sconfitta solo per mancanza di qualità.

Nella partita di ieri sera l’unica cosa che non conta è il risultato, due episodi non determinanti nel mio giudizio. Quello che è importante è invece la prestazione di una squadra nuova, giovane, incompleta, ma che sa quello che deve fare in campo e questo lo si deve certamente al proprio allenatore. Alvini guida i propri calciatori non solo durante la settimana, ma anche durante la partita, ne detta ogni singolo movimento, li accompagna passo passo durante la corsa, li incita e gli urla addosso ad ogni passaggio e loro sanno sempre cosa devono fare.

La squadra risulta molto ben posizionata in campo, una occupazione degli spazi maniacale, cm per cm. Corta, quasi mai sbilanciata. Ciò permette ai lupi di tentare spesso l’anticipo, di pressare gli avversari sin dentro la propria area di rigore senza mai correre a vuoto. Ecco, a differenza della scorsa stagione, i lupi non danno mai l”impressione, almeno sino ad ora, di rincorrere gli avversari, ma di muoversi in uno spazio ben delimitato del campo senza eccesiva perdita di energie. La squadra risulta compatta, si muove come un blocco unico e granitico, dove ognuno risulta un appoggio e supporto per il compagno.

Abbiamo visto diverse diagonali dei difensori, corsi a sostituire il compagno superato dall’avversario. Un meccanismo ben oleato, considerato che la squadra è completamente nuova e insieme da un mesetto. Inoltre la squadra corre e pressa fino alla fine della partita in funzione di una saggia gestione dei cambi. Quest’ ultimo punto debole della scorsa stagione.

Il modulo è al momento sempre il 3412: la consolidata triade difensiva, anche perché, tranne Dalle Mura, gli altri sono indisponibili; il centrocampo con gli esterni Ciervo e D’Orazio ed i centrali Florenzi e Charlys, con Kouan a supporto e le due punte, Mazzocchi e Fumagalli. Nella ripresa sono subentrati: Martino per D’Orazio, con spostamento di Ciervo a sinistra; Kourfalidis per Charlys; Zilli per Fumagalli; Mauri per Florenzi, Rizzo Pinna per Kouan.

Al momento Alvini può contare su questi calciatori, gli altri sono infortunati o in partenza, pochini proprio numericamente, ma anche le scelte non sono poi così variegate. I calciatori arriveranno, questo è certo, li ha chiesti Alvini, lo ha confermato Delvecchio, ne scrivo io da un mese ed i tifosi  li aspettano.

Si conoscono bene anche i ruoli e prima arrivano e meglio è, per tutti. Partire bene in serie B è sinonimo di risultati positivi, visto anche l’avvio del campionato non certo morbido. Ci si augura che almeno difensori e centrocampisti arrivino prima della partita con la Cremonese, capiamo la difficoltà ad ingaggiare gli attaccanti, ma ricordiamo anche che Tutino è stato il primo ad arrivare lo scorso anno.

Diciamo che è stata creata l’ossatura, forte e di gamba, ora serve dargli  qualità. Servono calciatori veloci e tecnici in difesa, sebbene Hristov sia migliorato molto e Caporale può essere una valida alternativa; serve un esterno sinistro capace di saltare l’uomo e nel contempo aiutare D’Orazio; un altro mediano e due attaccanti capaci di creare superiorità numerica e andare in gol.

Ieri è mancato questo: dalle fasce nn ci siamo mai resi pericolosi, solo Martino ha messo qualche palla in mezzo, una delle quali raccolta dall’ottimo Zilli. Non siamo riusciti a dare verticalizzazione alla manovra, limitandoci a illusori e frettolosi tiri dalla distanza. Kouan non è riuscito mai a fornire le due punte e Florenzi, sebbene dinamico e tecnico, si vede che gioca in una posizione nuova per lui. Quando è subentrato Mauri è apparsa netta la differenza tra chi è abituato a fare girare la squadra con geometrie e chi invece, come Aldo, è abituato a fare l’ incursore. Tra chi è abituato a prendere per mano la squadra, dettare i ritmi e chi è abituato a puntare l’avversario. Fin quando Mauri non sarà al 100%, a mio modesto avviso sarebbe meglio invertire i ruoli tra Kouan e Florenzi. Quando Alvini capirà cosa gli può dare Florenzi 20 metri più avanti, non lo toglierà più da quel ruolo.

Charlys si muove bene, ma kourfalidis ha più corsa e sa come fare male con i suoi inserimenti. Il tempo di inserirsi negli schemi di Alvini e credo che il centrocampo titolare sarà Mauri – Kourfalidis e Florenzi tra le linee.

Come detto, in avanti i due attaccanti non si sono visti proprio. Sono entrambi due terminali offensivi, hanno bisogno della squadra che li supporti e ieri palloni in avanti ne sono arrivati pochini. Insomma, buona la transizione negativa, meno efficace la transizione positiva. Diciamo che ancora funziona bene una fase, quella difensiva e per migliorare quella offensiva serve la qualità di cui sopra. La Cremonese di domenica è forse più avanti del Torino e per impensierirla bisognerà inventarsi qualcosa di nuovo!

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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