La squadra di Alvini conferma a Pisa la sua imprevedibilità e tenacia nel superare gli ostacoli.
Eurogol di Mazzocchi e Fumagalli.
Lo avevo titolato in occasione della partita con il Modena, dopo l’exploit di Brescia, durante la quale, dopo aver annichilito le rondinelle nel primo tempo, si era rischiato di pareggiare la gara se non fosse stato per quel pizzico di “incoscienza” che la squadra ha fatto registrare nel finale.
Ieri un’altra partita pazza: dopo un primo tempo sottotono, approcciato per lo più male, con una rete subita nei primi 5 minuti ed una prestazione opaca di Ciervo e Kourfalidis, il buon Alvini ha rimesso le cose a posto nella ripresa, prima sostituendo l’ammonito Dalle Mura con Venturi, contemporaneamente Ciervo con Ricci e poco dopo Charlys con Mauri e il greco con Sankoh, dando il là alla rimonta culminata con l’ingresso di Fumagalli al posto di uno stanco Ricciardi.
Cosi che le due partite di Brescia e Pisa racchiudono tutta la “ciutia” di questa squadra, capace di sprecare prima e trionfare nel finale di Brescia, cosi come soccombere prima e risorgere nel secondo tempo di Pisa. Ma qualcosa di simile successe a Mantova e così nelle altre partite, dove quando sembrava impossibile trovare la vittoria invece è arrivata (Cremonese, Samp) e dove ci si attendeva la vittoria è arrivato il pari (Cittadella, Salernitana) o sconfitta (Sudtirol).
Vita dura per gli scommettitori con un Cosenza che non molla mai. Possiamo dire che ormai il Cosenza è riconosciuto in tutta Italia come una squadra dalle mille risorse, capace di recuperare situazioni di classifica drammatiche. A Brescia c’è chi si augura di non voler avere più niente a che fare con il Cosenza e quest’anno tutti temono il Cosenza di Alvini, capace di prestazioni rocambolesche, nel bene e nel male.
Per come si era messa a Pisa, fosse durata altri dieci minuti la partita si sarebbe potuto anche vincerla. L’inerzia della gara era tutta dalla parte dei rossoblù, con un Pisa ormai intimorito dall’aggressione dei lupi e dalla loro voglia di non lasciarci le penne. Tutto il contrario del primo tempo dove le parti erano invertite e l’aggressività e fisicità del Pisa aveva messo in serie difficoltà il Cosenza.
Pronti e via ed i lupi vanno sotto con la rete del “furbo” Lind che lascia sul posto Dalle Mura, poi un Cosenza che rimane tramortito per una ventina di minuti durante i quali non riesce a trovare il bandolo della matassa: Ciervo non supera mai il suo diretto avversario, Kourfalidis, nell’inedita posizione di “trequartista difensivo” alla Kouan, gira a vuoto senza mai incidere sulla gara, Charlys non riesce mai a trovare la soluzione giusta per imbeccare le punte Mazzocchi o Rizzo Pinna, Ricciardi troppo impegnato in fase difensiva e così si arriva alla rete di Piccinini che sembra congelare il match fino all’ora di partita quando il rigore doveva chiudere una giornata no dei lupi.
Invece Marin riesce nell’assurdità di colpire due volte il pallone che, a dir il vero, neanche varca la linea della porta, e dare ai lupi la possibilità di crederci ancora, nonostante tutto. Da quel momento in poi è tutta una sinfonia rossoblù. Come suo solito, il Cosenza di Alvini attacca a testa bassa, con tutti gli uomini a disposizione, si vedono più Martino e Caporale in avanti che non gli stessi attaccanti e proprio da una incursione del centrale di sinistra arriva il cross che Mazzocchi trasforma con un sinistro al volo di rara precisione. Che goduria!
La rete di Mazzocchi
Finalmente Mazzocchi è ritornato a fare quello che sa fare meglio, il centravanti: buona difesa della palla e tiro da ogni dove, buon colpitore di testa, grande caparbietà e senso di squadra. Come scrivevo la volta scorsa, è ritornato Mazzo gol e ne siamo tutti contenti, visto che ultimamente veniva utilizzato in tutt’altra posizione. C’è voluto Alvini per ridargli il suo posto, visto che proprio con lui alla Reggiana aveva disputato una delle sue migliori stagioni.
A quel punto il Cosenza ci crede veramente e così i circa 900 tifosi rossoblù, chiude un Pisa impaurito nella sua trequarti e pone il via all’assedio con 8/9 uomini, solo Venturi e Mauri rimangono a coprire un eventuale contropiede, ma il Pisa non ne ha più e non esce dalla tana, convinto di poter arginare gli attacchi rossoblù. I lupi invece corrono e sono più lucidi che nel primo tempo. Questo è l’altro punto di forza della squadra di Alvini, una condizione atletica super, non certo quella dell’anno scorso, quando la squadra andava in affanno di ossigeno nella ripresa. Adesso corrono fino al 95° e più ed in una delle ultime azioni arriva la seconda perla della serata: corta respinta di un difensore nerazzurro su cui arriva deciso come un puma Fumagalli. Solo se hai quei colpi e hai il coraggio di un gladiatore tiri al volo con quella precisione, pallone quasi nel sette ed è pari.
il gol di Fumagalli
Un punto prezioso e settimo risultato utile consecutivo. Ma non finisce qui, il lavoro di Alvini sta premiando, saranno stati anche degli episodi come lo stesso tecnico ha ribadito in sala stampa, ma di sicuro è che i due attaccanti adesso hanno ritrovato la via del gol che è la medicina migliore. È certo che adesso tireranno con più fiducia e magari con il Frosinone …!!!
Screeshot Dazn