Da Vanoli a Zeman, quale il fil rouge

0

Sarebbe ora di proporre una strategia per salvare una stagione ricca di errori 

Tanti i contatti riportati dalle varie testate, troppi, non so se corrispondono al vero e comunque sono, eventualmente, facilmente smentibili da Gemmi.

Ma se fossero veri ci sarebbe da preoccuparsi seriamente:

1) perché ciò confermerebbe che la decisione di esonerare Dionigi non è stata pianificata, ma decisa nelle ultime ore dietro la pressione della stampa e dei tifosi. Non si può arrivare a martedì senza avere la certezza di aver un sostituto in pugno.

2) Si possono contattare contemporaneamente profili come Aglietti, Stellone, Breda, Modesto, Zenga, Gregucci, Di Biagio, adesso si parla di tale William Viali o PAOLO VANOLI e addirittura di Zeman.

Qual’è il filo conduttore tra questi allenatori, quale il progetto tecnico che viene proposto loro, cosa li accomuna.

Si può passare da Viali o Vanoli, giovani di belle speranze che non hanno mai toccato la B a Zeman? Da Modesto, che pratica un calcio propositivo a Breda che invece è molto pragmatico! Da Zenga, notoriamente testa calda a Di Biagio, uomo della Federazione.

O dobbiamo pensare che si ragiona random, cercando il primo che possa prendersi la patata bollente in mano e poi utilizzarlo come capro espiatorio.

Perché così tanti rifiuti? Quelli di Aglietti e Di Biagio sono stati riportati anche da testate nazionali!

Cosa è che non convince questi allenatori? Il progetto, l’organico, l’ingaggio, la posizione di classifica? D’altronde non è la prima volta che capita, spesso, con qualsiasi direttore sportivo, assistiamo al solito casting, con decine di nomi proposti, alcuni veri, altri inventati da procuratori senza scrupoli, ma non si capisce mai quale progetto si è perseguito, quello da portare avanti con convinzione, quello duraturo che mette d’accordo tutti.

Alla fine della passata stagione si presentava un’opportunità più unica che rara: confermare un allenatore ben voluto dalla piazza, che era riuscito a riportare l’entusiasmo in città e 20 mila tifosi allo stadio; puntare su un calciatore di sicuro rendimento come Caso e su qualche altro come Camporese, cui bastava anche aggiungere quelli confermati, per partire 10 punti avanti a tutti. Invece si è voluto spaccare tutto, ripartire da zero per proporre una nuova idea di calcio! Tutto tranne quella di Bisoli. Si è andati contro la piazza per prendere un allenatore pluri esonerato, per passare dalle certezze che costano alle insicurezze a basso costo. 

Oggi viviamo ancora una volta nell’incertezza più assoluta, in un campionato di altissimo livello dove si fa fatica a trovare 5 squadre che siano più scarse della nostra, non sarebbe il caso di rassicurare tutti con una presa di posizione chiara, lasciando da parte sotterfugi, segreti di pulcinella, zero empatia con la tifoseria e con i gruppi organizzati, ed adottando una politica trasparente, con una comunicazione pluralista, priva di sgamati favoritismi?

Sarebbe ora di fare una conferenza stampa in cui si ammette di avere sbagliato tutto, ma ci si dichiara pronti a rimediare con un progetto chiaro e serio, un allenatore di sicuro rendimento e con grande esperienza in serie B ed una campagna di rafforzamento adeguata per salvaguardare un patrimonio di una intera provincia?

Articolo precedenteFinisce l’era Dionigi, mai condivisa dai tifosi
Articolo successivoUfficiale: William Viali è il nuovo allenatore del Cosenza
Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

Rispondi