A pochi giorni di distanza dalla disfatta di Monza, al San Vito-Marulla è di scena la Cremonese di Fabio Pecchia, pronta a consolidare le proprie certezze approfittando delle turbolenze registrate, invece, in casa Cosenza. Al pari dei silani, ma per ragioni diverse, c’è tanta rabbia nell’ambiente grigiorosso dopo il pari casalingo conseguito contro il Frosinone. «È un momento in cui le partite così così le perdiamo, quelle che strameritiamo le pareggiamo – ha dichiarato, intanto, il mister dei lombardi nel post-partita contro i canarini-. Prestazione di altissimo livello, complimenti ai ragazzi, la gara di oggi ci deve dare fiducia, autostima e tanto veleno». E proprio queste parole potrebbero racchiudere il ‘segreto’ delle reali intenzioni dei prossimi avversari dei rossoblù; intenzioni con le quali si apprestano a scendere in campo privi di uno degli uomini più rappresentativi del loro scacchiere, quel Michele Castagnetti fermato, suo malgrado, da un turno di squalifica. La partita, dunque, si annuncia agguerrita e carica di tensione agonistica, per due squadre propense a dimostrare ai rispettivi tifosi, la voglia di lottare per guadagnare posizioni in classifica, benché fra le due compagini vi siano differenti motivazioni. Dopo cinque anni consecutivi di Serie B, l’obiettivo dichiarato dall’undici di Pecchia è quello di fare meglio rispetto agli anni scorsi, fatti di salvezze raggiunte allo scadere e di playoff sfuggiti per una manciata di punti. I moduli preferiti dall’attuale mister sono due: il 4-2-3-1 e il 4-3-3. In porta, ovviamente, schierano il talentuoso Marco Carnesecchi, titolare, tra l’altro, della Nazionale Under 21, già pronto per proiettarsi verso una brillante carriera. Forse per il Cosenza, a causa del sofferto periodo che sta vivendo, non poteva esserci avversario peggiore, ma da momenti concitati come questi si esce, soprattutto, quando si è costretti ad affrontare squadre ostiche e determinate come la disinibita Cremonese. Quest’anno, inoltre, è arrivato un talento cristallino prelevato in prestito dalla Juventus; quel Nicolò Fagioli cresciuto sotto l’ala protettiva di Andrea Pirlo. Il giovane trequartista piacentino, infatti, è sempre stato considerato dall’ex allenatore bianconero, uno dei più forti e promettenti centrocampisti di nuova generazione. A tutto questo deve, infine, aggiungersi lo splendido periodo di forma di Gianluca Gaetano, imprevedibile ala sinistra scuola Napoli.