In attesa della ripresa del campionato di Serie B, si può tracciare un bilancio dell’inizio di stagione del Cosenza. Innanzitutto, è la seconda miglior partenza di sempre: con 14 punti in 9 partite, solo la gestione Bartolo Mutti nella stagione 2000-2001 aveva fatto meglio. Quella volta furono 19 i punti nelle prime 9 partite, numeri da prima della classe.
Infatti, i ragazzi di Fabio Caserta – dopo un inizio di stagione in salita (sul piano dei risultati, non tanto su quello del gioco), che ha portato solo cinque punti nelle prime cinque partite – hanno raccolto nove punti degli ultimi 12 disponibili, balzando al quinto posto in classifica. L’aspetto più positivo è che i Lupi danno sempre più l’impressione di poter dare fastidio alle prime della classe e poter recitare un ruolo da protagonisti in questo campionato. Ne è la prova la sorprendente vittoria al Renzo Barbera di Palermo, l’unica sconfitta fin qui dei rosanero secondi in classifica (con una partita in meno e ad una sola lunghezza dal Parma capolista).
La difesa non è ancora perfetta ma l’attacco…è da favola!
Ciò che balza subito agli occhi del nuovo Cosenza è il gioco propositivo e arrembante, favorito dal 4-2-3-1 offensivo proposto dal tecnico di Melito Porto Salvo. Un modulo in cui le posizioni dei giocatori sono fluide e modellabile in base all’avversario. Si può infatti partire con due centrocampisti e un falso trequartista (come lo è stato più volte Voca), in grado di inserirsi ma anche di dare un grande aiuto in fase di non possesso. Ma c’è anche una possibilità più intrigante: schierare quattro attaccanti tutti insieme. É ciò che è successo nell’ultima gara casalinga contro il Lecco, dove Caserta ha schierato Mazzocchi (capocannoniere della squadra con tre goal), Tutino e Marras dietro a Francesco Forte. Quattro attaccanti che, per la serie B, rappresentano un lusso. Il risultato? 3-0 per i Lupi.
Certo, ci saranno partite in cui sarà necessario avere un atteggiamento più prudente, perché altrimenti si rischia di prendere delle imbarcate o si lasciano per strada dei punti preziosi (vedi in particolare le partite contro Modena e Cremonese, che si potevano gestire meglio). Ma ciò che ci preme sottolineare è il potenziale offensivo di questa squadra. Oltre ai quattro giocatori appena citati, ce ne sono un quinto sicuro e un sesto che, molto probabilmente, uscirà alla distanza. Il primo è Luigi Canotto, già decisivo dalla panchina a Palermo, mentre il secondo è Valerio Crespi. Autore di 20 goal in 25 presenze con la maglia della Primavera della Lazio la scorsa stagione, è un ragazzo interessante che potrà dire la sua col passare del tempo.
Se poi il piede di Giacomo Calò è caldo come in questo inizio di stagione, sarà tutto più semplice. Sono infatti quattro gli assist dell’ex Juve Stabia e Genoa fin qui, nessuno meglio di lui in Serie B.
Un attacco da 14 goal in 9 partite. I Lupi possono essere l’outsider del campionato?
A certificare il potenziale di cui si parlava ci vengono in aiuto questi numeri, che lanciano il Cosenza in zona playoff ma anche al terzo posto nella voce “goal fatti”, occupato insieme a Venezia e Palermo. Statistiche importanti che bisognerà valorizzare nel corso del campionato e bisognerà completare con il giusto spirito di gruppo e con la giusta compattezza, come è accaduto nelle ultime uscite.