Mancano dieci giorni al derby più sentito della Calabria. Il 26 dicembre, al San Vito-Marulla andrà in scena Cosenza-Catanzaro. Da un lato i silani allenati da Massimiliano Alvini, reduci da due sconfitte consecutive e ora attesi dall’esame Carrarese, dall’altro i giallorossi di Fabio Caserta, in grande fiducia e ora impegnati al “Ceravolo” contro lo Spezia.
Dall’inferno al paradiso (e viceversa) il passo è breve
Il campionato di Serie B si conferma, come sempre, mutevole e imprevedibile. Due vittorie consecutive, come quelle ottenute dal Catanzaro contro Brescia e Palermo, possono proiettare una squadra nelle zone alte della classifica, mentre due sconfitte possono generare preoccupazioni e abbattere il morale.
È il caso del Cosenza che, oltre a dover fare i conti con la penalizzazione di quattro punti, viene da due brutti ko. Contro Frosinone e Cesena i lupi sono stati meno brillanti del solito, manifestando i soliti problemi nell’ultimo passaggio e in fase realizzativa. A Carrara sarà importante non perdere per continuare a galleggiare e non arrivare con le ossa rotte al giorno di Santo Stefano.
Iemmello e Kouan: occhio alle possibili squalifiche
Il risultato non sarà l’unico elemento attenzionato nel weekend in arrivo: le situazioni disciplinari di alcuni giocatori destano non poche preoccupazioni per Caserta e Alvini in vista di Cosenza-Catanzaro.
Per i tifosi giallorossi lo spauracchio è rappresentato da Pietro Iemmello: un’ammonizione nel match contro lo Spezia priverebbe le aquile del loro simbolo e i lupi di un loro acerrimo nemico.
Situazione più delicata per il Cosenza, con ben quattro giocatori a rischio squalifica: Micai, Kouan, Kourfalidis e Strizzolo, tutti a quota quattro cartellini gialli. I primi due, titolari fissi e imprescindibili nello scacchiere di Alvini, dovranno tenere alta la concentrazione per non mettere in difficoltà un allenatore che, sinora, è stato l’ancora di salvataggio di questa squadra.