Il Cosenza era alla disperata ricerca di giocatori che andassero a rinforzare una difesa fin qui troppo fragile, ma anche poco di aiuto alle scorribande offensive della squadra di Caserta. Il ds Gemmi non ha perso tempo e in due giorni ha chiuso due colpi: Camporese e Frabotta. Quest’ultimo, in particolare, giunge in riva al Crati dopo aver collezionato solo sette presenze nella prima parte di stagione con il Bari, di cui appena quattro dal 1′.
In generale, gli ultimi due anni di Frabotta non sono stati positivi. Dopo una buona stagione alla Juventus con Andrea Pirlo in panchina – culminata con la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa italiana – l’esterno basso scuola Bologna non è riuscito a spiccare il volo. L’avventura all’Hellas Verona (stagione ’21/22) è costellata da innumerevoli problemi fisici che, di fatto, lo costringono ai box per l’intera durata del campionato.
Da quel momento il terzino romano raccoglie solo 31 presenze in due anni, facendo fatica ad affermarsi anche a Lecce, Frosinone e, per ultimo, Bari. Si tratta, però, di un ragazzo del ’99 che ha un’intera carriera davanti e che ha sicuramente le qualità per imporsi in un campionato come la Serie B.
Cosenza può essere, quindi, la piazza giusta per riscattarsi. I rossoblu, specialmente dopo il brutto infortunio di Martino (e viste le prestazioni insufficienti di D’Orazio), avevano bisogno di un terzino. In tal senso Frabotta, grazie alla sua spiccata propensione offensiva – mista ad un ottimo atletismo, che lo rende efficace anche in fase di ripiegamento – può essere un jolly importante per i Lupi, potendo giocare anche a tutta fascia in un ipotetico 3-5-2.
L’incrocio tra Frabotta e il Cosenza ha, quindi, un minimo comune denominatore: il riscatto. Frabotta vuole recuperare il tempo perso negli ultimi due anni, il Cosenza deve invece riprendere in mano una stagione fin qui molto complicata. Ci sono, quindi, tutte le condizioni affinché possa essere un matrimonio fruttuoso.