Dionigi sfiduciato, squadra sotto accusa e ricerca del miglior offerente, le condizioni peggiori per affrontare il Frosinone.
Tutto pronto per l’esonero, contattati diversi allenatori, si fanno i nomi di Aglietti (che già a luglio ha rescisso con la Reggina) di Walter Zenga e addirittura Di Biagio, ma in pole sembra essere Roberto Stellone, anche lui ex Reggina. Pare sia stato definito l’importo dell’ingaggio a la clausola in caso di salvezza. Insomma, come da strategia consolidata è partito il casting degli allenatori del Cosenza. Chi siederà sulla panchina al posto di Dionigi ancora è presto per dirlo. È stato stabilito un limite all’ingaggio, ma a guidare i lupi sarà l’allenatore che presenterà la migliore offerta al ribasso, proprio come le gare di appalto delle P.A. che il nostro presidente conosce molto bene. Questo sempre che Dionigi non compia il miracolo di fare punti con il Frosinone, in tal caso l’esonero verrebbe rinviato a data da destinarsi, con tutte le conseguenze annesse e connesse.
Da un lato Guarascio cerca garanzie da Dionigi, che a sua volta le cerca nella squadra costruita da Gemmi, e dall’altra si confida sul da farsi con i suoi consiglieri, Ursino prima di tutti. Il responso è evidente, non c’è bisogno della maga Circe, visti i continui contatti intrattenuti con altri allenatori. Aglietti pare abbia preso tempo (a questo punto meglio bypassare, serve gente convinta, che venga a Cosenza con la ferma convinzione di ottenere la salvezza, come ha fatto Bisoli), Zenga pare abbia già detto si, ma le preferenze di Guarascio sembrano cadere su Stellone.
Lo stesso modus operandi è stato adottato all’indomani dell’esonero di Occhiuzzi, addirittura con uno Zaffaroni e Lamezia ed un Bisoli all’Hotel President. “Una poltrona per due”, con l’uno a far da spauracchio all’altro.
Ma questo sarebbe il meno, siamo nell’era in cui domina il mercato, chi è abituato a queste logiche non si fa certo scrupoli. Il vero problema è per la squadra del Cosenza che dovrà affrontare la capolista in condizioni psico-fisiche difficilissime, guidata da un allenatore sfiduciato, che fa fatica, come già dimostrato in passato, a gestire situazioni di forte stress.
In un momento in cui servirebbe chiarezza e prese di posizioni decise si continua invece a rimanere nel vago, in attesa che le problematiche si dirimano da sole. Nessun comunicato di fiducia nei confronti del mister, che rafforzerebbe la scelta di non aver proceduto all’esonero e di conseguenza trasmetterebbe alla squadra la sicurezza di una presa di posizione ferma, tantomeno la scelta immediata di un nuovo allenatore. Solo presunte dichiarazioni di Gemmi alla squadra che, da un lato lascerebbero presagire un’unità di intenti, mentre dall’altro lasciano ricadere la colpa della crisi sui calciatori stessi. Insomma, le condizioni peggiori per affrontare il Frosinone.
Né il passato è servito da monito: la medesima situazione di forte indecisione nella scorsa stagione ha portato all’esonero di Zaffaroni dopo 5 sconfitte, di cui 3 interne, e quello di Occhiuzzi dopo soli 4 stentati pareggi ottenuti in sette partite, con una sola vittoria in 4 mesi e con la squadra quart’ultima a 4 punti dalla salvezza. Tutti sappiamo quali miracoli mister Bisoli ha dovuto compiere per recuperare una situazione disperata, speriamo che non ci si riduca nelle medesime condizioni.