A Pescara una partita senza lampi in attesa dei tuoni

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La squadra di Occhiuzzi conferma i progressi in fase tattica mentre deve combattere anche contro l’arbitraggio casalingo del signor Serra e dell’altrettanto commento di parte del telecronista di DAZN.

 

La partita dell’Adriatico è di quelle classiche di serie B, con due squadre che avevano timore di perdere e peggiorare la loro classifica dopo i recenti non brillantissimi risultati. È anche il tempo di tirare un po’ il fiato con ritmi più lenti rispetto a quelli cui ci avevano abituato soprattutto i rossoblù. Dobbiamo dire che Occhiuzzi sta gestendo questo tour de force al meglio, sta facendo girare tutti i giocatori della rosa senza compromettere l’assetto della squadra e soprattutto senza subire gravissimi danni dal punto di vista dei risultati. Certo, ancora siamo lontani dall’andamento a regime, ma la squadra cerca sempre la sua fisionomia di gioco, cui il buon Roberto non vuole assolutamente rinunciare, anzi. A chi gli chiede, insistentemente, di cambiare sistema di gioco, lui replica confermando le sue teorie tattiche, anzi cercando di migliorarle con una applicazione ancor più ossessiva. Ai pragmatici del risultato risponde con prestazioni ordinate e determinate, forte abnegazione dei protagonisti e voglia di sacrificio.

I lupi trovano la loro soddisfazione, al momento, nell’applicazione scrupolosa degli schemi in cui credono e che vogliono perseguire per migliorare la classifica, in attesa che possa arrivare qualche compagno che dia sfogo alla loro manovra. Anche stasera hanno fatto l’ennesimo sacrificio per cercare di evitare una sconfitta che li avrebbe mortificati.

Un arbitraggio pessimo, ogni tanto possiamo scriverlo, ha diretto la partita in un solo senso, permettendo ai padroni di casa falli di ogni genere senza alcuna ammonizione ed invece punendo, anche eccessivamente, i rossoblù al primo fallo. L’espulsione di Bittante ha qualcosa di paradossale: se è “guadagnata” la seconda, la prima è assolutamente fuori luogo, avesse usato lo stesso metro di giudizio per i falli commessi su Bahlouli il Pescara sarebbe rimasto in cinque giocatori. Questo nessuno lo sottolinea mai fino a far credere agli stessi arbitri di giudicare bene.Baez prima e Bahlouli dopo, vengono sempre massacrati di falli senza che gli arbitri battano ciglio e tantomeno la stampa locale mette in evidenza la cosa.

Così com’è sprezzante il commento dei telecronisti di DAZN nei confronti della squadra rossoblù, sempre sminuita e sottovalutata, messa in secondo piano rispetto a qualsiasi altro avversario, che si chiami Lecce o Entella. Sono davvero pochi i telecronisti che raccontano la partita in modo equilibrato.

Ma ritorniamo alla partita appunto. I lupi non hanno avuto alcuna difficoltà a controllare gli adriatici anche in inferiorità numerica. I padroni di casa sono riusciti a creare qualche occasione pericolosa solo negli ultimi 10 minuti e solamente con palle da fermo, creando solo confusione nell’area e sperando in qualche benevola concessione dell’arbitro casalingo.

Il Cosenza conferma quindi il suo grande impianto difensivo che, come scritto più volte, non è valorizzato dai soli difensori o centrocampisti, ma anche e soprattutto da attaccanti che si sacrificano molto in copertura.

Quella che ancora Occhiuzzi non è riuscito a rendere efficace è il passaggio dalla fase di non possesso a quella di possesso, la cosiddetta transizione positiva. L’efficacia del gioco di Occhiuzzi è racchiusa in queste due parole, fare in modo che i nostri attaccanti e centrocampisti possano rubare palla agli avversari e puntare la porta, “possibilmente” andando in rete. Molte volte questa fase si è sbagliata perché non si è stati precisi nell’ultimo passaggio o addirittura nel tiro finale, anche a pochi metri dalla porta. Squadre come Venezia e Pordenone hanno più punti del Cosenza perché possono annoverare calciatori come Forte e Diaw, ma questo ormai lo sanno anche le pietre, bisogna solo aspettare qualche giorno. Il Cosenza rimane per il momento una grande incompiuta. È un peccato vedere sprecate tutte questa occasioni con squadre nettamente alla portata dei rossoblù. Rimane ancora una volta la grande organizzazione di gioco implementata da Roberto Occhiuzzi.

Forza lupi e bon anno a tutti

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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