Gli ultimi innesti si rivelano decisivi nello scontro diretto con la Virtus Entella.
Mercato, impossibile arrivare a Riviere, si punta tutto su Mbakogu.
Il Cosenza è in mini serie positiva da tre giornate, non lo gridiamo troppo perché siamo scaramantici. Cinque punti in tre partite, di cui due, guarda caso, fuori casa. Ovviamente i meriti sono di tutta la squadra, allenatore e collaboratori compresi, ma il tocco di Tremolada è stato sicuramente decisivo: gol del pari a Monza che è valso un punto d’oro e assist e realizzazione del rigore che sono valsi i tre punti a Chiavari. Sicuramente un impatto importante sul campionato per il milanese che fa parte di quel gruppo di nuovi innesti traghettati in riva al Crati dal DS Trinchera.
Nella vittoria di ieri ha contribuito anche l’ex ascolano Gerbo. Lui, mezz’ala naturale, è stato impiegato da esterno destro o quinto di difesa e se l’è cavata egregiamente anche perché questo ruolo lo ha già svolto in altre compagini. Meno portato a difendere e a correre sulla fascia, tende più ad accentrarsi per andare al tiro, suggerire l’assist o il cross dalla trequarti. Ha dato anche equilibrio al centrocampo, aiutando a difendere in mediana e contribuendo a portare palla. Nel finale ha dato il suo piccolo contributo anche Trotta, ma il casertano dovrà lavorare ancora un pò per raggiungere la forma campionato. Se anche Crecco e soprattutto Mbakogu daranno il contributo sperato, così qualcun altro arrivo di completamento, si potrà sperare in un campionato meno stressante di quello dell’anno scorso.
Le basi, come più volte scritto, ci sono già: Occhiuzzi ha dato una fisionomia di gioco alla squadra, riconosciuta da tutti e spesso e volentieri imposta sui campi avversari, come successo in Liguria e soprattutto lontano dalla mura amiche; un’ottima fase difensiva ha permesso ai lupi di essere la squadra meno battuta nella zona retrocessione e anche una delle migliori difese del campionato; l’organico con i nuovi arrivi ha aumentato il tasso tecnico ed esperienziale, in attesa di veder aumentare anche il bottino di reti. Ora si tratta di capitalizzare appunto tutto il lavoro svolto da squadra, allenatore ed in ultimo dal direttore sportivo.
Per la prima volta il Cosenza di Guarascio ottiene una plusvalenza significativa, tenuto conto che Baez è stato preso a costo zero dalla Fiorentina e ceduto alla Cremonese per una cifra intorno a 700 mila euro. Un colpo importante per l’economia del club, in una annata senza incassi e con proventi da sponsor, plausibilmente, diminuiti dalla crisi pandemica.
Naturalmente i tifosi si aspettano un immediato reinvestimento della somma, in un attaccante da doppia cifra? Difficile, molto difficile. Il Cosenza ha puntato tutto su Jerry Mbakogu e speriamo abbia visto bene. Il calciatore ha potenzialità enormi, superiori alla categoria, ma viene da un periodo non brillante: una quindicina di partite e solo due gol negli ultimi due anni disputati tra Padova e Osijek. Qualche sito aveva sparso la voce di un interessamento del Cosenza su Riviere e Adopo, ma soprattutto il primo risulta irraggiungibile, visto l’enorme ingaggio preteso, molto più di un milione netto per due anni e mezzo, ai quali bisognerebbe aggiungere la cifra per il Crotone.
Però si potrebbe reinvestire il tutto nell’acquisto di qualche valida promessa o in strutture per il settore giovanile. Insomma su questo “tesoretto” si potrebbe costruire il futuro del sodalizio silano guidato dal presidente Guarascio che può cominciare a capire che cosa significa investire nel calcio.
Della gara abbiamo scritto del passo decisivo. La squadra nel primo tempo aveva subito troppo la disattenzione sul corner che aveva portato l’Entella in vantaggio. Abbattuta e disorientata non è riuscita ad esprimere il gioco di sempre. Al rientro in campo ha però cominciato ad attaccare con più veemenza, stimolata dalle geometrie di Tremolada e dalla sicurezza di un centrocampo irrobustito da Gerbo, dalla solidità della difesa. Così si sono create, nel breve volgere di 5 minuti: prima l’azione partita da Tremolada che ha lanciato Vera, il cui cross è finito sui piedi di Gliozzi che aveva realizzato, ma il tutto è stato vanificato dalla segnalazione di fuorigioco; subito dopo lo stesso Tremolada adagia sulla testa sempre di Gliozzi un pallone che va solo appoggiato nella porta avversaria, è il gol del pari. Immediatamente dopo da un’incursione insistente di Sciaudone è arrivato, alleluia, il primo rigore a favore dopo 20 partite. Manco a dirlo sul pallone va Tremolada che batte due volte Russo, si dopo che il primo tiro era stato annullato. Il resto della gara i lupi non hanno avuto nessuna difficoltà a gestire il vantaggio, sapientemente gestito dai cambi di Occhiuzzi. Ora si spera si sfatare il tabù interno. Ancora una volta non sarà facile, visto l’avversario, ma il Cosenza ha qualche arma in più, ora.
Forza lupi