Identità diverse, uguali diritti

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Al Marulla la giornata della Fratellanza in occasione della settimana contro il Razzismo promossa dall’UNAR e sviluppata dal Respect Cosenza Club e dall’Associazione DAAWA in concomitanza con la campagna della F.I.G.C.  “Uniti dagli stessi colori”.

 

Cosenza è stata sempre città aperta e solidale, la stessa è diventata simbolo, negli ultimi anni, di attività promozionali a favore dell’accoglienza verso i rifugiati. Già manifestazioni in loro favore si sono svolte al Marulla sotto lo striscione “Welcome refugees” e questa altra della “Settimana di Azione contro ogni forma di discriminazione sociale” promossa dall’UNAR e celebrata ogni anno il 21 di marzo, in occasione della “Giornata mondiale contro le discriminazioni razziali” indetta dall’ONU nel 1969, continua e porta avanti la tradizione multietnica della città bruzia. Cosenza, la città dove nessuno è straniero.

Cosenza è anche la città dov’è nato nel 2019 il primo club di tifosi multietnico d’Italia, il Respect Cosenza Club, tra l’altro in un momento molto delicato della società italiana orientata in buona parte a forme di esclusione di tipo razziale. Una denominazione, tra l’altro, che inquadra perfettamente gli scopi sociali del club, ossia dare un esempio fattivo e non retorico di inclusione sociale, fratellanza e amore verso l’altro, rispetto dei diritti umani come fondamento di una pacifica convivenza, dal valore etico universale, promozione della cultura della solidarietà e della misericordia, in contrasto a qualsiasi forma di odio e razzismo, discriminazione sociale. Il club, il cui presidente è il marocchino Ahemd Berraou, raccoglie una cinquantina di soci, tra senegalesi, ghanesi, marocchini, maliani e anche tanti cosentini, tutti uniti per l’amore vero la squadra del Cosenza calcio.

Cosenza è sede di tante associazioni formate da cittadini africani, asiatici e dell’est Europa, dell’ASeCo, della DAAWA che insieme al Respect Cosenza Club ed ad un folto gruppo di altre associazioni (CO.MI.COS, La Terra di Piero, Gruppo scout CNGEI, la Curva Nord Catena, Comitato Arci Cosenza, Arci Mediaterronia TV e l’Associazione Sociologi Italiani) hanno realizzato questa manifestazione che porta al centro dell’attenzione i temi dell’antirazzismo, della solidarietà umana, del rispetto dei diritti umani e della pace.

Quella di domenica al Marulla è stata la seconda tappa delle tre previste per alimentare La diversità culturale, il principio cioè che riconosce e legittima le differenze culturali tra diversi gruppi umani, nonché l’esistenza, la coesistenza e l’interazione tra culture diverse all’interno dello stesso spazio geografico.

Il Cosenza Calcio ha, per l’occasione, invitato una ottantina di ragazzi ed adulti delle comunità siriane, marocchine, senegalesi, pakistane, maliane, egiziane, tunisine e bengalesi presenti nella provincia di Cosenza.

La prima ha visto aprire uno spazio apposito nel Museo di Rende (Comune che ha concesso il Patrocinio alla manifestazione) per una MostrAzione con l’esposizione dei disegni, poesie, lettere o altre espressioni di arte dei bambini del Centro minori di Rende sul tema NO ALLA GUERRA, NON AL RAZZISMO, SI ALL’INCLUSIONE.

un disegno presente alla MostrAzione del Museo del Presente di Rende

La terza, che concluderà la manifestazione, il 15  di maggio, prevede lo svolgimento della Giornata della Pace, con una staffetta che partirà dal Duomo di Cosenza con arrivo al Parco dei Nonni di Rende (Parco Robinson). Lì si terranno attività di animazione e riflessione, condivisione con le comunità di altri Paesi presenti nell’Hinterland di Cosenza e Rende, l’appello epr la Pace in tutte le lingue del mondo e la piantumazione dell’aiuola della pace.

Foto di Ernesto Pescatore e altra tratte dal sito del Cosenza Calcio

 

 

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