Comincia una nuova avventura con un allenatore di grande esperienza di cui si sentiva un forte bisogno.
16 stagioni da allenatore professionista, avviati nella Fiorentina di Dino, nella stagione 2004-05; 39 panchine in serie A; 241 in serie B; 174 in C. 4 campionati vinti: 2 dalla B in serie A con il Cesena e 2 dalla C alla B sempre con il Cesena e col Padova, anche 6 esoneri, ma la metà dei quali in serie A. Nella scheda i dettagli
Bolognese cinquanticinquenne di Porretta Terme, ha avuto anche una lunga carriera da calciatore, iniziata e finita nel suo paese di nascita, poi altri campionati con Cagliari, Empoli, Perugia e Brescia, tra le altre.
Padre di Dimitri Bisoli, capitano del Brescia di cui dice: “Da me non è mai stato aiutato, si è fatto da solo. Non gli ho mai trovato una squadra, erano le varie compagini a cercarlo, io potevo solo dargli dei piccoli consigli, ma volevo che si creasse il suo percorso. Non ho mai voluto lucrare su di lui nonostante venissi chiamato dalle varie squadre per avere informazioni su mio figlio. Non cerco mai d’invadere la professione di Dimitri e infatti è lui che mi chiede dei consigli calcistici proprio per evitare di creare interferenze alla sua carriera, anche perché io gli parlo sempre da padre (Intervista tratta da Bresciaingol.com).
Un allenatore molto pragmatico, senza fronzoli, che bada al sodo, non certo da calcio champagne. Definito molto tosto, però leale nei rapporti con i suoi calciatori. Boultam lo ha già avuto come mister a Cremona. Con lui un rapporto tra alti e bassi: “L’ho sempre rispettato anche se non mi ha mai fatto giocare..” ha detto in un’intervista rilasciata a Cuoregrigiorosso. Segue la partita con molto patos, non rimanendo mai fermo un minuto e guidando i suoi ragazzi in ogni movimento.
Sempre da Cremona ci fanno sapere che predilige la difesa a 4 per un 4-3-3 molto abbottonato. Un terzino sempre in copertura, anche un centrale adattato ed un altro più propenso a fluidificare. Due mezzeali ed un regista nella zona mediana; tre attaccanti di cui un’ala pura ed un esterno più propenso alla copertura ed una punta vertice. A Cremona giocava spesso comìn Mogos e Zortea ai lati del centravanti. A Padova ha anche giocato con il 3-5-2. A Cosenza quindi si troverà con una squadra che ha già utilizzato i due moduli e con una rosa molto numerosa ed eclettica.
C’è sicuramente un gran lavoro da fare, sia dal punto di vista tattico che psicologico perchè la squadra è in enorme difficoltà tecnica e di risultati. C’è anche da recuperare il rapporto con una tifoseria delusa e amareggiata, affranta, ma pronta a sostenere chi lo dovesse meritare.
Serve un ennesimo miracolo, parliamoci chiaro, sarebbe stato molto meglio che Bisoli fosse arrivato 7 partite fa, avrebbe avuto tutto il periodo di sosta per conoscere la squadra, guidare il calcio mercato, mentre oggi dovrà fare tutto in brevissimo tempo e con un tour de force alle porte, giocatori non ancora in forma, con Gori ancora inutilizzabile e con Kongolo infortunato.
Con lui sono arrivati il preparatore atletico Danilo Chiodi :”Lavorare con lui è molto stimolante. È un allenatore esigente, che chiede il massimo ad ogni allenamento a tutti, non solo ai giocatori ma anche ai collaboratori. In ogni seduta è necessario essere al top della concentrazione e della motivazione, per stare al passo con le sue richieste” (intervista tratta dal sito ufficiale del Padova) e il preparatore dei portieri Marco Bizzarri.
Buon lavoro a tutti