L’ex capitano dei lupi Nello Parisi: “La Serie B è un bene prezioso per Cosenza”

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FOTO ERNESTO PESCATORE

E’ con immenso piacere che oggi abbiamo l’onore di scambiare due parole con una leggenda vera e propria della storia del Cosenza calcio, ex calciatore ed ex capitano dei lupi Nello Parisi. Una persona che non ha bisogno di presentazioni, ma è giusto ricordare un po’ di numeri di Parisi legati al Cosenza. Con 210 presenze e 7 gol Nello Parisi è il settimo giocatore a scendere più volte in campo con la casacca rossoblù. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Parisi ha intrapreso la carriera di allenatore. Inizialmente ha guidato la formazione juniores del Rende, successivamente ha allenato la primavera del Crotone per diversi anni. Ottenendo brillanti risultati in un secondo momento ha ricevuto una chiamata dalla Roma,  a maggio 2020 diventa allenatore dell’Under 18. Nel luglio 2021 lascia la società capitolina per approdare in Lussemburgo, al Swift Hesperange, inizialmente come allenatore della formazione Under 23 e Responsabile del Settore Giovanile.  Successivamente gli è viene affidata la guida tecnica della prima squadra. Abbiamo analizzato l’andamento dei lupi insieme all’ex capitano del Cosenza Nello Parisi, il quale conosce molto bene Roberto Occhiuzzi essendo stati in passato compagni di squadra.

  1. Che impressione le aveva fatto il Cosenza di Mister Zaffaroni nei primi mesi del campionato? E cosa vede di diverso invece in quello di mister Occhiuzzi, che tra l’altro lei conosce molto bene essendo stati compagnia di squadra?

Inizialmente ero rimasto molto sorpreso in positivo dal Cosenza di Mister Zaffaroni, nonostante l’organico fosse molto giovane. Avevo intravisto molto entusiasmo da parte della squadra che poi purtroppo pian piano è andato a scemare, ragion per cui non è facile riprendere la marcia in un campionato difficile come la Serie B composto da squadre importanti. Detto questo, a parer mio, il Cosenza sta affrontando un torneo molto impegnativo in cui ogni partita è una lotta e rispecchia i punti che ha conquistato per cercare di salvarsi. Per quanto riguarda il Cosenza del mio caro amico Roberto Occhiuzzi, ho visto le partite e devo dire che si nota già la sua impronta di gioco offensivo e la squadra affronta le gare a viso aperto.

  1. Riguardo la rosa attuale del Cosenza che idea si è fatto sulle potenzialità della squadra? Secondo lei la squadra ha più qualità rispetto all’organico della scorsa stagione?

Per quanto che riguarda i singoli, trovo alcuni calciatori interessanti come Bittante, Gori, Caso e Situm, ma purtroppo in questa stagione la fortuna non ci sta assistendo, in quanto abbiamo avuto tanti infortuni di giocatori importanti. La squadra in generale ha buoni giocatori con il giusto mix di giovani interessanti che hanno un buon passo come Florenzi ed tanti altri over di esperienza.

  1. Cosa ne pensa di questo campionato di Serie B? Il livello tecnico è così alto come si dice? Nella parte bassa della classifica quale squadra vede più attrezzata per la salvezza?

Sicuramente in questo campionato il livello si è alzato notevolmente in quanto diverse società hanno investito tanto negli anni, soprattutto le squadre che scendono dalla Serie A. Mi riferisco a Benevento, Lecce, Cremonese, Brescia, Monza che hanno allestito organici molto importanti per la categoria. Mentre per le squadre più giovani sarà un po’ più difficile venirne fuori e riuscir ad avere continuità di risultati. Per ciò che riguarda la zona calda della classifica, secondo me alla lunga il Crotone sistemando la fase difensiva ne verrà fuori, in quanto ha dei nomi di blasone.

  1. Mancano circa 20 giorni alla fine del calciomercato ed il Cosenza fino ad oggi si è mosso poco sulle operazioni in entrata. Il Presidente Guarascio tramite un comunicato stampa aveva detto che interveniva in maniera importante sul mercato.  In qualità di allenatore che consiglio vuole dare al Direttore Goretti ed al Presidente Guarascio in ottica calciomercato? E cosa si aspetta da qui alla fine del mese?

Sinceramente non mi sento di dar consigli a nessuno, in quanto noi allenatori pensiamo solamente al campo e ad allenare i calciatori, quindi sia il Direttore Goretti che il Presidente Guarascio staranno vagliando tutte le situazioni e manterranno gli impegni presi. Detto ciò nel calciomercato invernale  difficilmente le operazioni si chiudono velocemente. Di solito si arriva agli ultimi giorni in quanto i giocatori di un certo livello si riservano fino all’ultimo  l’opzione di poter scegliere l’opportunità migliore.

 

  1. Nello Parisi, in futuro lo vedremo al Marulla solo da tifoso o lo potremo rivedere con un ruolo da protagonista?

Lo spero vivamente, per me sarebbe un vero e proprio onore. Spero un giorno di poter tornare a Cosenza da allenatore un pò più esperto e dare un contributo alla squadra del mio cuore, perché io sono un tifoso cosentino.

 

  1. Lei è stato un grande calciatore, apprezzato oltre per le grandi doti calcistiche anche per lo spirito da combattente, infatti era un beniamino della tifoseria cosentina in quanto sudava la maglia per tutti i 90 minuti delle partite. La piazza di Cosenza ricorda sempre con grande piacere una leggenda come Nello Parisi, in virtù  di questo tramite le nostre pagine del giornale, che messaggio vuole mandare alla tifoseria rossoblù?

Alla tifoseria cosentina mi lega un rapporto particolare in quanto nei tanti anni che ho indossato la maglia rossoblù sono stati sempre vicini alla squadra in modo caloroso, per cui a loro voglio dire di essere sempre sè stessi. Come al solito, vedendo quasi tutte le partite, vedo la tifoseria sempre numerosa sia in casa che in trasferta e rappresentano il dodicesimo uomo in campo. Per Cosenza la Serie B è un bene prezioso e la squadra ed il mister hanno bisogno della vicinanza della tifoseria.

  1. Riguardo la sua esperienza attuale in Lussemburgo le volevo chiedere come si sta trovando, come la sta vivendo e che tipo di calcio ha trovato in questo paese? Quali sono i prossimi obiettivi di Nello Parisi per la sua carriera di allenatore?

Mi sto trovando bene in Lussemburgo, nonostante mi trovo molto distante dall’Italia. Sto avendo le giuste difficoltà ed i giusti premi  per le fatiche che sto facendo. E’ un mondo diverso, una cultura diversa, un approccio diverso anche al calcio come sport, loro sono semiprofessionisti, ci alleniamo la sera in un clima abbastanza freddo. Detto ciò vogliono crescere, cercando di rinforzare la formazione delle academy e dei settori giovanili ed appunto io sono qui anche per questo. Successivamente mi sono ritrovato in prima squadra che era l’obiettivo prefissato. Il nostro campionato equivale ad una Lega Pro italiana, con le prime quattro del girone di un livello tecnico maggiore. Sicuramente c’è tanto da lavorare. Vi è uno stile di gioco più semplice sia dal punto di vista tecnico che tattico rispetto al modello italiano. Mi sto divertendo molto a portare la nostra idea italiana di lavoro sul calcio, anche se tutto ciò non è semplice. Per quanto riguarda il futuro, l’obiettivo è di tornare in Italia nel calcio dei “grandi” ed allenare una squadra di Serie B o Lega Pro.

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