Una crisi annunciata …

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La sconfitta con la Cremo fa riemergere vecchie “patologie” mai definitivamente sanate

Ieri non si è disputata la partita Cosenza-Cremonese, ma il terzo tempo della partita di Monza, nella quale i calciatori rossoblù si erano lasciati travolgere con una facilità disarmante dagli uomini di Stroppa. I brianzoli, prima di affrontare il Cosenza, erano una delle squadre che avevano più difficoltà ad andare in rete, anche per la mancanza di validi attaccanti, mentre hanno tagliato la difesa rossoblù come un coltello caldo nel burro. Ieri, allo stesso modo, una Cremo che aveva vinto una sola partita su otto, non ha avuto alcuna difficoltà a tenere a bada un Cosenza che in casa aveva invece ottenuto la maggior parte dei suoi punti.

l’occasione fallita da Caso ad inizio gara

Senza citare altre sconfitte, che avevano sollevato tanti problemi, si può dire che la squadra ha in qualche modo tenuto fino alla sconfitta con la Spal, dopodiché ha deciso di rompere con il proprio allenatore! E perché si chiederà qualcuno. La risposta potrebbe trovarsi in alcuni post di calciatori, comparsi sulla rete che riprendevano i tanti dubbi che il gioco di Zaffaroni aveva lasciato ad osservatori ed ai tifosi.

Io stesso ho sempre scritto che, pur dando i dovuti meriti ad un allenatore che era riuscito in brevissimo tempo ad organizzare una squadra allestita in fretta e furia all’ultimo secondo, dopo la terza sosta di campionato, equivalente a ben tre ritiri, si doveva cambiare passo rispetto ad un gioco sin troppo remissivo, soprattutto fuori casa e rispetto a tante incongruenze rispetto ai ruoli dei calciatori. Le contraddizioni erano tanto palesi che non può pensarsi che i calciatori, molto prima degli osservatori, non se ne siano resi conto e l’aver ripreso il post di mister Ancelotti è lì a confermarlo. I calciatori, quindi prima di tutti, si sono resi conto che quel tipo di gioco non li avrebbe portati lontano e che si sarebbero dovuti accollare una retrocessione sulla loro carriera oltre alle inevitabili contestazioni che già stavano subendo.

la contestazione rivolta ai calciatori ieri al termine della partita

Come molte volte accade, hanno messo tutti dinanzi al fatto compiuto nelle partite di Monza e con la Cremonese! Ora qualcuno potrebbe giustamente obiettare, perché non ne hanno parlato con chi di dovere per trovare eventuali soluzioni? Ed a questo punto sorge spontanea la risposta: è possibile che gli uomini di Goretti non siano rivolti a lui? È immaginabile che nessuno in società sapesse di questa situazione?

Il Ds Roberto Goretti

No, tanto è vero che Guarascio aveva dato l’ultimatum a Zaf per la partita di ieri. Rinvio perfettamente inutile vista la situazione, però funzionale all’estremo tentativo di non ingaggiare un altro allenatore. Ed infatti, tra ieri sera e stamani si sta cercando di portare a Cosenza un allenatore che possa rimettere in sesto una situazione molto complicata, ma ancora non drammatica come poi lo diventò l’anno scorso. I più attenti ricorderanno che si arrivò ad un punto in cui si tentò di sollevare dall’incarico Occhiuzzi, ma visto che non si riuscì a trovare un sostituto si continuò con Roberto. L’anno scorso, però la situazione fu compromessa ulteriormente da un mercato di riparazione scellerato; in questa stagione, pur trovandoci in un altro stato confusionale, ci sarebbe quantomeno la possibilità di fare un mercato di riparazione funzionale alle esigenze di un mister accettato dallo spogliatoio.

Parliamoci chiaro, se le cose stanno così ed i fatti dicono questo, non è possibile immaginare di continuare con un allenatore, persona molto seria ed onesta, grande lavoratore, ma che non ha soddisfatto le esigenze della squadra prima e dei tifosi dopo e probabilmente di altri.

Certo è che per risolvere definitivamente la situazione o altre simili, visto che sono quattro anni che ci si viene a trovare sempre in queste crisi, bisognerebbe andare oltre, a cominciare dal DS che ancora una volta, come con Trinchera, è fornito, per sua scelta, di un contratto annuale. Il primo nodo da sciogliere quindi è quello del prolungamento o meno del contratto di Goretti, da ciò dipendono anche le strategie sul mercato di gennaio (come lui stesso ha detto: a breve o medio-lungo termine, il che significa puntare su un determinato tipo di calciatori piuttosto che un altro e Dio solo sa quanto il Cosenza necessiti di calciatori di proprietà per programmare il proprio futuro) e la scelta, ancor prima, dell’allenatore funzionale a queste strategie. La risposta di Goretti o la pretesa di risposta di Guarascio deve arrivare già in queste ore perché sarebbe inutile fare scegliere il nuovo allenatore ad un DS che non rimarrà a Cosenza. Proprietà e direttore tecnico devono viaggiare sulla stessa linea, onde evitare che l’uno scelga Palmiero quando l’altro aveva già ingaggiato Carraro, o che Guarascio voglia ingaggiare Riviere quando Goretti è convinto di non fare affidamento sugli svincolati o che Goretti punti su Dionigi, Padalino o Occhiuzzi per guidare la squadra e poi la scelta scivoli su Zaffaroni, andando poi a dare adito ad incomprensioni tra calciatori ed un allenatore lasciato solo!

Mister Zaffaroni, ieri molto probabilmente alla sua ultima gara al S. Vito Marulla

Anche oggi, pare che ci siano indecisioni sull’allenatore che deve sostituire Zaffaroni, con Goretti orientato e ripresentare le scelte estive, soprattutto Occhiuzzi e Guarascio puntare su Breda o su qualcun altro che potrebbe essere segnalato da amici in Lega.

Alla fine dunque, la scelta dell’allenatore è molto più importante di quello che sembri o di quello che può servire sul campo, visto che deve porre un punto di chiarezza nei rapporti tra proprietà e area tecnica.

la rete di Strizzolo e sotto quella su punizione di Valeri

una fase della contestazione rivolta al presidente Guarascio

Il presidente Guarascio mentre lascia lo stadio durante la contestazione

Foto di Ernesto Pescatore

 

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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