Sono stati giorni turbolenti?sul fronte serie B per quel?che riguarda la questione ripescaggi: prima la riunione di Venerd? 7, dove il collegio di garanzia del CONI?aveva optato per lo slittamento? della decisione, visti i tanti ricorsi e le tante motivazioni presentate dai club che chiedevano di essere ammessi in cadetteria; poi le critiche infinite ad un sistema calcio e ad una Lega B che, a prescindere dall’esito, ha toccato uno dei punti pi? bassi della sua storia; infine la decisione.?Alla seduta di Venerd? avevano preso parte i legali di Serie B e FIGC, nonch? i?19 avvocati delle squadre che avevano presentato ricorso subito dopo la riduzione delle squadre e i mancati ripescaggi:?Ternana, Siena, Pro Vercelli, Novara, Catania ed Entella.?
NULLA DI FATTO -?Nonostante una discussione molto accesa, i ricorsi delle squadre non sono stati accolti e il CONI ha confermato la proposta di Fabbricini, con la serie B che rester? ferma a 19 squadre. Adesso le societ? non ammesse faranno ricorso al TAR, ma le possibilit? di disputare la serie cadetta sono ormai ridotte al lumicino. Ad uscirne con le ossa rotte, e con la credibilit? ridotta al minimo, ? il calcio italiano e la FIGC: quanto ? successo in questi mesi, con l?esclusione dei club prima, la decisione di avallare il campionato a 19 squadre poi e l?incertezza totale sul futuro, getta una grossa incognita sull?organizzazione del calcio in Italia.