Contro il Como una partita sofferta, ma brilla la stella di Gori, al suo terzo centro in cinque gare.
Questa estate il Cosenza cercava un bomber per mettere la ciliegina sulla torta su un mercato non faraonico, ma intelligente. Addirittura il presidente Guarascio era salito fin su a Milano per portare di nuovo in riva al Crati l’ultimo bomber rossoblù, Emmanuel Riviere. Poi tutti sappiamo com’è finita: le richieste esose del Crotone e poi la rinuncia per bocca di Goretti che ha ritenuto spropositato anche l’ingaggio del calciatore rispetto a quello degli altri componenti la rosa. L’unico reparto senza calciatori esperti di categoria rimase l’attacco e l’unico a garantire su Gabriele Gori fu chi lo aveva scelto e portato in maglia rossoblù, il DS Roberto Goretti. Su Gori puntò anche Stefano Trinchera, ma al contrario del suo collega non riuscì a portarlo a Cosenza e fu allora che io personalmente mi interessai a questo giovane biondino nella speranza che potesse vestire la maglia rossoblù. Guardando i filmati della primavera della Fiorentina ci si poteva rendere conto delle sue buone doti tecniche: un ottimo tiro e fiuto del gol, riesce quasi sempre a trovarsi al posto giusto nel momento giusto, e non mancava anche del colpo di testa. Mancava una sola cosa, la consacrazione in serie B dopo una buona stagione in C all’Arezzo al fianco, guarda “caso”, di Giuseppe Caso (con lui anche tre anni alla primavera della Fiorentina). Dopo un passo a vuoto a Foggia e qualche apparizione fugace e Livorno con tre reti, la scorsa stagione ha fatto la riserva a Meggiorini al Vicenza, collezionando sempre tre gol. Tre gol invece quest’anno li ha già collezionati nelle prime cinque giornate e tutto lascia sperare (prendete corni ed amuleti) che possa continuare a farne altri con l’aiuto del suo “gemello” del gol, Caso o di Millico e perché no di Pandolfi o Kristoffersen.
Ieri sera, contro il Como, una sua bordata dai 25 metri ha incanalato il match a favore dei lupi e qualche minuto prima, il suo omonimo, portiere del Como, aveva dovuto smanacciare in angolo un tiro più o meno dalla stessa posizione. Insomma se il Cosenza ieri ha portato a casa la sua seconda vittoria consecutiva interna lo deve al suo bomber, Gabriele Gori.
Il Gol di Gori
Una partita che si è complicata man mano che il Como ha cercato con tutte le sue forze di riequilibrarla e quando, inevitabilmente, sono venute a mancare le forze ai rossoblù. I lariani, con un mese di più di preparazione nelle gambe, hanno dominato l’incontro fisicamente, riuscivano ad arrivare sempre prima sulle seconde palle e sfruttato al meglio la presenza in campo di Cerri, il due metri ex Cagliari che con la sua mole riusciva a far salire la propria squadra e spizzicare per i compagni di reparto. Bisogna dire che il Como ha fatto la sua figura e per alcuni tratti ha giocato anche bene schierando tutto il suo potenziale offensivo: prima Cerri e l’ex, fischiatissimo, Gliozzi, con a supporto Parigini. Poi con Chajia, Gabrielloni e la Gumina. Un attacco importante tanto da far ritenere al Gattuso dei poveri che la sua squadra fosse ben superiore al Cosenza. Ma nel calcio se metti in campo la spocchia finisci per trovarti a mani vuote.
I lupi invece di presunzione ne hanno poca e con grande umiltà si sono messi invece a difesa di un risultato importantissimo per il prosieguo del campionato e soprattutto per l’accumulato ritardo. Essere riusciti a racimolare ben 7 punti in 5 partite nonostante l’enorme ritardo di preparazione significa moltissimo in proiezione futura. Non volendo troppo viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, ma se con una preparazione al 50/60% e ancora con tanti elementi ai box si sono ottenuti questi punti c’è da augurarsi che al top della forma si potranno ottenere altre soddisfazioni. Il campionato di serie B di quest’anno è difficilissimo e presenta squadre ben più forti del Como, ma se si continuerà con questa abnegazione e spirito di sacrificio nulla è precluso.
La squadra si consolida sempre più, forte di un portiere di grande esperienza, di una difesa sicura e di un centrocampo che è riuscito a sopperire anche alla mancanza di un leader come Palmiero. In avanti ci sono molte più sicurezze che un mese fa, vedi anche Millico che ieri alla prima palla toccata ha fatto centro.
il gol di Millico
L’importante è che almeno uno degli attaccanti a disposizione di Zaffa vada in doppia cifra perché gli altri possono anche raggiungere quei 5/6 gol a testa che possono garantire una salvezza tranquilla, che vuol dire tutto e niente, ma visto come si era partiti è oro colato.
Ora mano ai corni e scongiuri a dire basta “u picciu coglia” e ieri Caso ci ha fatto prendere uno spavento solo per una botta ricevuta mentre esultava con i compagni.
Caso all’uscita dal campo accompagnato dal dott. Avventuriera
Ci serve ancora un altro po’ di fortuna perché adesso ci sono solo tre giorni per recuperare dalle fatiche di ieri sera e poi ci aspetta il derby con il Crotone, ed ho detto tutto…!!
Foto di Ernesto Pescatore