Cosenza, work in progress

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Nell’amichevole con il Rende la squadra è apparsa imballata per i carichi di lavoro e ancora poco amalgamata per vedere una manovra fluida. 

Ritornare al S. Vito è sempre un’emozione anche se ormai sono cinquant’anni che lo faccio. Poi oggi vedere il manto erboso in perfette condizioni, sembrava un tavolo da biliardo, è stato veramente un piacere dopo aver visto lo scempio del Granillo.

Partita a porte chiuse, ma ancora per poco, domenica ritornerà, finalmente, il calore dei tifosi che, mai come questa vota, sarà importantissimo per aiutare, dare coraggio ad una squadra che è ancora work in progress. Il calcio mercato si è chiuso solo cinque giorni fa, impossibile pensare che i calciatori possano avere ritmi e amalgama da stagione avanzata. La corsa non era affatto sciolta oggi pomeriggio ed i movimenti farraginosi, i calciatori inoltre non conoscono ancora i movimenti dei compagni, il che risulta deleterio specie negli schemi offensivi. Per giudicare questa partita non si può prescindere da questi fattori, in più mettiamoci un avversario, si di categoria inferiore, ma molto frizzante e stimolato che ha dato l’anima per fare buona figura, specie in fase difensiva, mentre, tranne qualche spunto del colored Abbey Moses, in fase offensiva è stato nullo, Vigorito non è stato mai impegnato.

Modulo, il solito: 3-5-2 con Vigorito tra i pali; Tiritiello a destra, Vaisanen in mezzo a far partire l’azione, Minelli a sinistra; Sy come quinto di sinistra e sul lato opposto Situm; Palmiero regista, con Carraro e Boultam mezz’ali. Caso in appoggio a Gori. Questo lo schieramento di un primo tempo che ci ha restituito una squadra che non dovrebbe avere difficoltà a tenere palla: Palmiero e Carraro sono ottimi palleggiatori anche se il secondo perde nel ruolo di mezz’ala, almeno in questo momento. Per natura tende a giostrare con il pallone e non a proporsi in corsa anche se per due volte si è fatto trovare pronto in mezzo all’area su suggerimento dalla sinistra di Sy. Quest’ultimo è uno dei più in forma, è riuscito spesso ad andare al cross, sarà difficile togliergli il posto. Meno pronto, sulla fascia opposta, Situm. Zaffa ha preferito non impiegarlo sul piede opposto, dovendo appunto far giocare Sy a sinistra. Sulla destra non può che andare al cross, perdendo tutta la sua pericolosità in fase offensiva. Comunque è apparso ancora non in forma. In avanti Caso appare più trequartista, torna a prendere palla a centrocampo per poi suggerire in verticale, che seconda punta in appoggio a Gori. Il numero nove ha indubbiamente il fiuto del gol, si trova sempre nel posto giusto al momento giusto, al contrario di Gliozzi, però oggi è stato alquanto impreciso e per questo motivo il primo tempo si è concluso a reti inviolate.

Nel secondo tempo entrano: Pirrello al posto di Tiritiello, Venturi per Vaisanen, Rigione per Minelli; Corsi per Situm, Vallocchia per Boultam, Panico per Sy, Kristoffersen per Caso; Pandolfi per Gori. Restano ancora per un po’ Carraro e Palmiero. Nella seconda parte, Vallocchia e Pandolfi danno più vivacità alla squadra, mentre Kristoffersen fa il suo: spizza per i compagni, fa a sportellate con il centrale del Rende, anche un colpo di testa di poco sulla traversa. Insomma sarà utile anche lui, specie nel far salire la squadra e poi sui calci da fermo non può che essere pericoloso. In questa frazione di gioco la squadra è sembrata avere più soluzioni perché Pandolfi si propone molto spesso, sia centralmente che come seconda punta in appoggio a Kristoffersen che, in area, è un punto di riferimento. Proprio da un inserimento di Vallocchia sulla sinistra arriva poi il gol di Pandolfi che si fa trovare solo in mezzo all’area. Menomale!!

il gol di Pandolfi

Si sono visti anche Gerbo, che ha messo a disposizione della squadra tutta la sua esperienza anche se impiegato da regista con a fianco Eyango a destra e Vallocchia a sinistra; Bittante, un piacere rivederlo, anche se non ancora in forma campionato. Eyango ha fatto vedere un buon tocco, ma ancora è indietro rispetto ai compagni.

Non abbiamo potuto ammirare Millico, che deve recuperare da una botta; Anderson, atteso per domani in riva al Crati, e Sueva.

Millico al Marulla oggi

A tirar le somme, sembrerebbe che Zaffaroni intenda creare una squadra ordinata, dal buon possesso palla, in grado altresì di pressare gli avversari per cercare di rubare palla e ripartire velocemente in contropiede. Per fare questo ci vuole un’ottima preparazione atletica che è ancora lontana da venire e quindi, probabilmente, contro il Vicenza ci si “accontenterà” di tenere palla, cercando un guizzo vincente di qualcuno degli attaccanti.

Foto: Ernesto Pescatore

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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