Il tribunale amministrativo conferma le precedenti decisioni della giustizia sportiva, i veneti si vedono nuovamente negata l’iscrizione al campionato di Serie B. Con decreto n.04163/2021 il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio rigetta il ricorso proposto dal Chievo-Verona per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia della decisione del Collegio di Garanzia dello Sport. Il tribunale amministrativo, presieduto dal magistrato Francesco Arzillo, ha respinto l’istanza cautelare monocratica.
Confermata la tesi di inadempienze fiscali rilevata dalla FIGC e confermata dal collegio di garanzia del Coni
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso (o meglio l’istanza cautelare monocratica) del Chievo Verona a questo punto condannato a ripartire, se vorrà, dalla Serie D. A essere riammesso sarà dunque il Cosenza.
Il Tar ha riconosciuto quanto già evidenziato dalla Covisoc e dalla FIGC che aveva respinto l’iscrizione del club veronese così come dal collegio di garanzia del Coni: risultano infatti inadempienze tributarie nel periodo 2014-2018. Il Chievo aveva presentato richiesta di sospensiva dopo le bocciature e la stessa FIGC si è costituita per difendere le sue ragioni. La squadra gialloblù ripartirà (forse) dalla Serie D e i giocatori in rosa saranno svincolati nelle prossime ore.