Una grandissima Pirossigeno città di Cosenza chiude al terzo posto la stagione regolare, un terzo posto che regala i play off ai rossoblù. Un terzo posto più che meritato (il vantaggio sulla quarta in classifica è consistente) raggiunto al termine di una stagione da incorniciare, una stagione che ha regalato ai dirigenti della società cosentina momenti di grande soddisfazione. I play off sono un premio meritato. Nessuno a inizio stagione aveva previsto un risultato così grande. La società, il tecnico e tutti gli addetti ai lavori pensavano, come obiettivo, il raggiungimento di una salvezza senza sofferenze. Si è andati ben oltre. Il risultato non è soltanto il terzo posto, ma c’è anche l’aver trovato un gruppo di giocatori fantastici sia come atleti che come uomini; c’è l’aver confermato che Leo Tuoto è un grandissimo allenatore, c’è la soddisfazione di aver visto all’opera una società ben organizzata; c’è, purtroppo, la rabbia di non aver potuto aver al palazzetto il pubblico, i tifosi rossoblù. Ma ci si potrà rifare il prossimo anno, tranquilli.
Dopo questi giusti riconoscimenti, c’è da dire a voce alta che: “non finisce qui”. La squadra sta lavorando duramente ma in allegria, è tempo di pensare ai play off, è tempo di prepararsi bene. La Pirossigeno ai play off non sarà e non farà da spettatore. Tuoto e compagni vogliono giocarsi alla grande le proprie chance, non sono tantissime, vista la forza degli avversari da incontrare, ma si venderà cara la pelle.
Forse il dato più fastidioso è la lunga attesa prima della prima partita della post season in programma l’otto maggio. La Pirossigeno starà ferma mentre le altre giocheranno ancora una partita. Il ritiro del Taranto a due giornate dal termine ha provocato più fastidi (non direi danni) che utilità alla causa rossoblù. Ha regalato, è vero, una giornata da seconda in classifica ma ha posto molta confusione alla preparazione del finale di stagione, preparato in un modo e dovuto affrontare in un altro.
Questa lunga attesa per la prima gara dei play off rischia di far perdere il ritmo partita. Un rischio serio che si cercherà di ovviare con una gara amichevole, sperando di poterla giocare. La società sta lavorando in questa direzione.