Pari che ti passa

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Lupi gagliardi, ma innocui. La vittoria al Marulla diventa una chimera.

Non è bastato nemmeno il sale buttato in campo dall’amico e collega Ernesto Pescatore per uscire dal sortilegio della prima vittoria interna. Record negativo battuto e strabattuto ormai, di cui ho già scritto.

La sonata è sempre la stessa e francamente mi secca molto ripetermi, rischierei di annoiare perché sono già annoiato io stesso. Il Cosenza è la squadra che ha pareggiato di più, non solo in serie B, ben 12 volte, ma in tutti i campionati prof. dalla C alla A, ed in quanto a reti realizzate solo il Parma in serie A (14 reti) e la Cavese in serie c (15) hanno fatto peggio dei rossoblù che invece ne hanno realizzato solo 16. Una sentenza chiara già prevedibile alla quinta di andata quando, uno dopo l’altro sono arrivati solo 5 pari. Bene, anzi, molto male, di ciò si sono resi conto tutti anche la società che ha provveduto a cambiare 2/3 dei centravanti, lasciando al suo posto solo Gliozzi, autore comunque di tre 3 reti su 16.

Fatto sta che i nuovi attaccanti, al secolo Jerry Mbakogu e Marcello Trotta sono arrivati solo a fine mercato, il tempo di perdere in casa con l’Empoli e inanellare una mini serie positiva di quattro gare, “costellata” da 3 pareggi però, giusto per non smentirsi.

Ieri l’ultimo di questi con una signora squadra, la Spal appena “paracadutata” dalla serie A. I rossoblù, come al solito, hanno offerto una prestazione gagliarda, tutto cuore e muscoli e uno sprazzo di fantasia. Hanno anche impensierito gli estensi in due o tre occasioni, tra cui quella della rete di Sciaudone, imbeccato, manco a farlo apposta, dal neo arrivato Tremolada. Ottimo il suo impatto sul campionato, in 4 partite due gol e due assist. A dire il vero hanno anche sofferto: il pari con l’ennesimo gol su calcio piazzato, con Mora lasciato completamente solo e libero di colpire e poi qualche altra occasione tra cui la rete annullata a Moro, grazie alla signorina Di Monte (Foto Pescatore). Tutto sommato non una gran bella partita, abbastanza noiosa, nella quale ha prevalso una grande confusione e le rispettive difese, non a caso due delle migliori del torneo.

Ma soprattutto l’undicesima partita al Marulla senza vittorie. I nuovi attaccanti non sono ancora pronti e non poteva essere altrimenti, fermi ambedue da lungo tempo. Trotta è più avanti, è passato dal quarto d’ora di Chiavari alla mezz’ora del Marulla e fra un paio di settimane potrà partire dall’inizio; Mbakogu non è stato nemmeno convocato, per lui una tabella di marcia che dovrebbe portarlo ad esordire nel derby con la Reggina tra 9 giorni, ovviamente qualche minuto così come ha cominciato Trotta. Insomma altre tre o quattro partite senza il centravanti che dovrebbe risolvere l’astenia offensiva dei lupi. Poi ne rimarrebbero solo 13 per mettere in tranquillità il campionato, che ansia!

Soprattutto se si pensa che le dirette concorrenti (Cremonese, Ascoli e Reggina) hanno innescato una marcia convincente: la Cremo da quando è arrivato Pecchia gira a mille, “complice” anche l’arrivo di Baez (ieri con un assist per Ciofani); idem l’Ascoli di Sottil che da quando è subentrato ha collezionato 4 vittorie, due vittorie ed una sconfitta, con un ruolino da promozione e soprattutto l’arrivo di due giocatori già in forma campionato come Dionisi e Bidaoui; così anche la Reggina che, a passo più lento, ha comunque raggiunto una dimensione più importante rispetto a prima, confermata dalla vittoria netta a Pescara. Proprio gli adriatici restano in difficoltà, insieme all’Entella, Reggiana e, sorprendentemente, al Brescia. In zona rimane anche il Vicenza nonostante la vittoria a Pordenone. Unica consolazione la quota salvezza più bassa rispetto al passato campionato, di tre punti.

È evidente che bisogna sperare in un pronto recupero dei nuovi attaccanti, la squadra attualmente è senza punti di riferimento in avanti mentre già l’inserimento di Trotta ha lasciato intravedere soluzioni offensive intriganti. Il numero 29 ha dettato il passaggio in verticale di Tremolada in diverse occasioni e questa potrebbe essere una delle armi tanto attese da Occhiuzzi che fa del gioco in profondità il suo credo. Mbakogu poi dovrebbe essere il riferimento in mezzo, la forza fisica e qualità, fiuto del gol che tutt’ora manca. Se l’alchimia si completa si chiuderà in tranquillità altrimenti bisognerà inventarsi qualcosa.

Forza lupi.

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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