La squadra sembra arrendersi alle difficoltà oggettive e avrebbe perso comunque anche senza le decisioni arbitrali avverse, ma corrette.
È la prima volta, in verità, che vediamo una squadra senz’anima, quasi rassegnata alle proprie difficoltà, oggettive ed evidenti da tempo. I calciatori sono i primi a rendersi conto delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Fino a ieri hanno combattuto su ogni palla, credendo fermamente nel progetto di Roberto Occhiuzzi, nessuno ha messo sotto i rossoblù e le sconfitte sono state sempre e solo determinate dalla impotenza offensiva che sta caratterizzando come non mai questa stagione. Non era mai successo che il Cosenza non vincesse alcuna partita in casa, un record negativo imbarazzante per una compagine che ha fatto quasi sempre il suo stadio un vero e proprio fortino, per lunghi periodi inespugnabile, invece da un po’ di tempo a questa parte è divenuto terra di conquista anche molto facile.
Oggi pomeriggio l’ultimo esempio. L’Empoli ha gestito la partita a suo piacimento, non temendo mai di poter capitolare anche se aveva schierato una formazione largamente rimaneggiata e con quasi tutti i top player in panchina. Ha iniziato controllando la partita e l’ha finita in surplace, senza un brivido, neanche quando ha dovuto subire i due legni.
Le due azioni sono sembrate troppo occasionali, e non frutto della solita pressione effettuata dai rossoblù, per poter impensierire gli uomini di Dionisi. Niente pressing, né alto e né sostanziale; niente possesso palla; tanti errori in fase di appoggio, poca densità in area avversaria, pochi tiri in porta, se non i due legni citati, segnare al Marulla è diventato un vero e proprio tabù, solo la miseria di quattro reti in nove partite, una tragedia! A voler fare una battuta, nemmeno Falcone para più i rigori, ma menomale che c’è lui in porta altrimenti sarebbero guai grossi.
Non credo che ci sia stato rossoblù che possa meritare la sufficienza.
Qualcuno dice che il tutto dipende dall’avere affrontato la prima della classe e dagli errori arbitrali, ma di errori non trattasi perché il rigore era netto e Mancuso era tenuto in gioco da Legittimo, e poi quante prime della classe abbiamo affrontato uscendo a testa alta? Forse troppe scommesse in campo e tutte in una volta. Della vecchia guardia erano in campo solo Idda e Legittimo ed i nuovi sono sembrati un tantino svagati, quanto meno non così cattivi e determinati come necessita ad una squadra che deve salvarsi e deve farlo soprattutto in casa.
Un segnale preoccupante, molto. Più volte abbiamo scritto che prima o poi avrebbe potuto pesare il giocare bene e rimanere sempre a mani vuote. Prima o poi sarebbe capitato di non effettuare una prestazione brillante e se prima si ci faceva forti della prestazione, ora che è venuta a mancare anche quella il destino sembra segnato. Per fortuna il campionato è ancora lungo, si può ancora recuperare a patto che si intervenga con tempestività e cognizione di causa sul mercato.
I ruoli li abbiamo già individuati da tempo, ma oggi non è più pensabile di continuare questo campionato senza un attaccante esperto, capace di andare in doppia cifra in questa parte restante di campionato. A questo punto ne serve anche un secondo e poi un centrocampista che sostituisca Bruccini e un esterno destro. Il resto è programmazione futura.
Ma bisogna fare in fretta, se non si trova un finalizzatore e si perde ulteriore terreno la salvezza quest’anno, potrebbe essere una chimera. Questa squadra è molto più debole di quella dello scorso anno e bisogna irrobustirla come già si fece l’anno scorso e l’anno prima! I segnali che giungono dalla società sono rassicuranti, i calciatori arriveranno, in particolare due attaccanti. Bisogna solo vedere quando e chi guiderà il nuovo reparto offensivo di Occhiuzzi. Lui continua a lavorare e merita di essere supportato in quella che sarà l’ennesima impresa dei lupi.
Forza lupi