Sconfitta patologica

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Il Cosenza non vince in casa da tre mesi, questa volta anche per gli erroracci dell’arbitro Ayroldi e di Pairetto al VAR.

I lupi lasciano la cattiveria a Pisa, ma il fallo di mano di Monterisi ha del clamoroso e gol frusinate viziato da tre irregolarità.

Si spera la società abbia un piano per inforzare una squadra che comunque dà sempre il massimo.

Se non vinci al Marulla dal 15 di settembre, 2 a 1 alla Samp, non può essere un caso, ma un problema grave per una squadra che deve salvarsi con la zavorra di 4 punti di penalizzazione. Dopo i 7 punti nelle prime tra partite casalinghe, ottenuti vincendo con Cremonese e Samp e pareggiando con lo Spezia, si sono susseguite tre sconfitte, con Sassuolo e due dirette concorrenti come Sudtirol e Frosinone e tre pari con J.Stabia, Salernitana e Modena, la miseria di 3 punti in 6 partite. Migliore l’andamento esterno: con la sola sconfitta di Mantova alla prima in esterno e poi 4 pari (Palermo, Bari, Cittadella e Pisa e 2 vittorie (Reggiana e Brescia) 10 punti in 6 partite.

Ho sempre scritto che questa squadra ed il suo tecnico stanno compiendo un vero miracolo e che nulla può essere a loro imputato (senza il guazzabuglio di luglio avrebbero 20 punti e sarebbero a ridosso della zona play off): l’impegno non è mai mancato, sono andati sempre oltre i loro limiti, il tecnico ha trovato sempre le soluzioni adatte ed un sistema tattico in grado di sopperire ad alcune carenze strutturali, ma ho scritto anche che questa squadra è capace di vincere e perdere con chiunque proprio per alcuni limiti purtroppo non evidenti a tutti.

Grazie al suo sistema di gioco e ad una buona occupazione degli spazi questa squadra riesce a subire poche reti, molte delle quali per cappellate individuali, ma segna anche molto poco, gravata da una qualità non eccelsa del reparto avanzato. Manca il bomber, il Tutino di turno, il calciatore dotato di estro e precisione in area avversaria, quelli che costano tanto e benché Mazzocchi e Fumagalli abbiamo realizzato 7 gol in due, gli altri tre, insieme, ne hanno realizzato solo due.

Il centrocampo è in affanno perché può contare solo su Charlys e Kouan, con Florenzi utilizzato alla bisogna. Molto meno utilizzati Mauri e Kourfalidis. Qui servirebbe un ragionatore di grande esperienza e velocità anche mentale. Siamo ricchi di esterni però: Ricciardi, Ricci, Ciervo, D’Orazio, Cimino, ci sarebbe anche Gyamfi e Martino adattato. Se analizziamo la difesa, a parte la grande abnegazione di tutti, quella dei 7 risultati utili consecutivi presenta un terzino adattato a centro destra, Martino, un valente giovane come centrale, Dalle Mura, ed un calciatore con esperienza soprattutto in serie C, Caporale. Il terzetto iniziale: Hristov, Camporese e Venturi, se si esclude il secondo non ha una grande esperienza in B e sono finiti in panca per diversi errori. Sgarbi ancora non si è visto per il noto infortunio.

Questa la struttura del Cosenza di Alvini che se non gira a 1000 va in affanno con chiunque anche con un Frosinone in ripresa si, retrocesso dalla serie A pure, ma arrivato al Marulla con 10 giocatori in meno e con altrettanti limiti strutturali. Il problema è che non potendo giocare sempre a ritmi elevati e correre fin oltre al 90°, non avendo abbastanza qualità ed esperienza non riesce a trovare la soluzione estemporanea con squadre che si chiudono a riccio in difesa e non riesce a evitare alcuni errori difensivi generati dalla ricerca ossessiva del gol. La squadra porta spesso almeno 8 giocatori in area avversaria lasciando sguarnita la retroguardia costretta e recuperi il più delle volte disastrosi. Anche ieri è andata bene che il Frosinone abbia segnato solo un gol! Alvini potrebbe trovare soluzioni diverse? La coperta è troppo corta, se ti copri maggiormente rischi di prendere comunque un golletto e non segnerai mai, meglio giocare per vincere, i pareggi servono a poco.

Se poi ai nostri problemi aggiungiamo gli errori degli arbitri ed annesso VAR diventa dura uscirne. Ieri una prestazione di Ayroldi da rispedirlo in serie D: gestione della gara pessima, sempre lontano dall’azione con conseguenti decisioni sballate, tra queste quelle sul gol degli ospiti: prima una netta posizione di fuorigioco di Ambrosino, (…è in fuorigioco anche chi, pur non ricevendo la palla in posizione irregolare, disturba la visuale del portiere su un tiro o disturba l’intervento di un difensore…), ma in posizione attiva tanto che andrà a fare fallo su Martino provocandone l’autogol dopo che Marchizza aveva letteralmente travolto Ricciardi per colpire la palla. Tre infrazioni e nessuna presa in considerazione, complimenti vivissimi..!!

la posizione di Ambrosino al momento del passaggio del compagno

Ambrosino che partecipa attivamente all’azione facendo anche fallo su Martino

la carica da tergo di Marchizza ai danni di Ricciardi

l’autogol di Martino

No problem si dirà, viste le giustissime proteste dei lupi, ci penserà il VAR!! Ma dall’altra parte il signor Pairetto di turno decide di soprassedere come se nulla fosse, evidentemente appesantito da qualche buon vino locale. Gol inspiegabilmente convalidato e lupi che vanno in ansia. Da quel momento non ne indovinano più una.

 

Poi la perla del duo delle meraviglie, intorno al 71° Rizzo Pinna scaglia un tiro dal limite dell’area sul quale si accartoccia Cerofolini, raggiunto in seguito da Monterisi che tutto soddisfatto accarezza prima il portiere e poi la palla per un paio di secondi, accortosi del fattaccio toglie di scatto la mano, ma per sua fortuna nessuno si accorge della ingenuità e la partita continua sulla falsa riga precedente. Nessun fallo tecnico, il regolamento è chiaro, ma una clamorosa valutazione errata dell’arbitro su un fallo di mano e del compare di VAR.

Monterisi si assicura che il pallone non sfugga al compagno..!!

Nell’epoca della più alta tecnologia possibile applicata al calcio l’errore ha del clamoroso, ma ormai è andata, speriamo che qualcuno paghi con qualche turno di meritato riposo.

Il Cosenza intanto si lecca le ferite per una sconfitta che complica maledettamente le cose, in considerazione del fatto che, come quella con il Sudtirol, giunge con una diretta concorrente. Alvini ha cercato di recuperarla come al suo solito, dentro nel corso della partita tutti gli attaccanti a disposizione, nel finale si gioca con una sorta di 424 con Ciervo e Kourfalidis terzini, Martino e Caporale centrali, Florenzi e Rizzo Pinna in mediana e poi Mazzocchi e Fumagalli esterni con Sankoh e Strizzolo centravanti. Un assedio, molto confusionario però che porterà al 70% di possesso palla dei lupi, a 16 tiri, 9 corner a 3, 471 passaggi completati contro i 159 del Frosinone, ma zero gol e zero occasioni importanti contro 3 o 4 clamorose degli ospiti.

il tabellino della gara di DAZN

C’è da dire che il Frosinone ha fatto la sua partita, meritava di vincere anche con un risultato più netto, nulla da dire, il Cosenza ha giocato sottotono, ma come ha dichiarato un arrabbiato Alvini in sala stampa e preoccupato alla fine della stessa, episodi così clamorosi cambiano sicuramente il corso della partita. Il Cosenza non ha avuto, come in altre occasioni, la forza di recuperarla, non sempre si fanno i gol capolavoro come a Pisa e resta forte il rammarico di aver sciupato con questa sconfitta due mesi di risultati utili e tanto lavoro.

Adesso due partite in esterno che, per quanto scritto in precedenza, potrebbero essere una brutta notizia per altri, ma non per il Cosenza di Alvini. Urge ricominciare a fare punti in continuità, il derby è alle porte e bisogna arrivarci nelle migliori condizioni psicofisiche. È anche alle porte il mercato di riparazione, nella speranza che Ursino e Delvecchio abbiamo preparato le contromosse e Guarascio il portafogli!

screenshot da DAZN

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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