Caso Denis Bergamini: un mistero risolto dopo tanti anni tra archiviazioni e silenzi

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Nel 2015 il corpo non era stato riesumato. Nel 2017 si disse che Bergamini fu soffocato in mano di terzi, era in limine vitae o già morto con altissima probabilità. Con queste due procedure termina la replica della procura e inizia la risposta della parte civile. Si è discusso della questione droga e del fatto che Domizio Bergamini indagò Anselmo. Domizio Bergamini partì da Argenta e venne per assicurarsi di una diceria riferitagli e rivelatasi infondata. In conclusione la parte civile afferma che Denis Bergamini è stato ucciso. Durante il processo Rossana Cribari, difensore di Isabella Internò afferma di non aver chiuso occhio non capendo come ci si possa basare su una prova scientifica non certa. D’altro canto la Internò dichiara di essere innocente giurando sul Signore. Tra gli ex compagni presenti Padovano, Simoni, Napolitano e Urban. Dinanzi al tribunale, assieme ad un gruppo di tifosi del Cosenza hanno esposto lo striscione “Verità per Denis”. La sorella Donata Bergamini ha ringraziato un intero paese e i tifosi rossoblù per la vicinanza, credendo profondamente nel lavoro della procura di Castrovillari e non arrendendosi mai. La sentenza ha emesso il verdetto, affermando che la morte di Denis Bergamini, avvenuta il 18 novembre 1989 è avvenuta per omicidio, spazzando via ogni dubbio sul suicidio e su varie tesi infondate. Pertanto, Isabella Internò è stata condannata a 16 anni di reclusione per il concorso in omicidio volontario con ignoti dell’omicidio avvenuto lungo la Strada Statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico. Inizialmente la Procura di Castrovillari, al termine della lunga requisitoria del procuratore capo Alessandro D’Alessio e del pm Luca Primicerio, aveva chiesto la condanna della Internò a 23 anni di carcere, riconoscendo delle aggravanti per premeditazione e futili motivi. I giudici della Corte d’Assise di Cosenza hanno riformulato la richiesta dell’accusa (23 anni) dando le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. L’imputata ha partecipato alla lettura di tutto ciò accanto ai suoi
legali.

Articolo di Christian Bruno.

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