Catanzaro in difficoltà: Caserta fatica a trovare la quadra

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Sei punti in sei partite: questo il ruolino di marcia nel primissimo scorcio di campionato per il Catanzaro. Non sono, però, solo i punti raccolti a preoccupare la tifoseria giallorossa quanto la difficoltà a trovare la quadra tattica. Al di là dell’esordio casalingo contro il Sassuolo – dove comunque le aquile sono state graziate in extremis da Lauriente – e la vittoria contro la Carrarese, la squadra di Fabio Caserta non ha mai convinto fino in fondo. Altri due pareggi, uno al Ceravolo contro la neopromossa Juve Stabia e uno in trasferta a Cittadella.

Nell’ultimo weekend, contro la Cremonese, i giallorossi hanno anche giocato un buon secondo tempo ma la disattenzione difensiva finale è costata cara a Iemmello e compagni. Un vizio, quello di perdersi nei momenti topici della partita, che apparteneva anche al Cosenza dello scorso anno. L’allenatore, fino a marzo era lo stesso.

Ora, è anche sbagliato dare dei giudizi affrettati: molti dei nuovi acquisti sono arrivati negli ultimi giorni di mercato e Caserta ha avuto poco tempo per lavorare con tutti gli effettivi. Alcuni dei quali, tra l’altro, non sembrano avere lo smalto dei giorni migliori. Coulibaly, Buso, D’Alessandro e La Mantia, in particolare, stanno forse pagando una preparazione estiva con la valigia continuamente in mano. Seck non sembra essere entrato nei meccanismi del tecnico, che ai propri attaccanti richiede molto lavoro sporco. Il goal a testa per Iemmello e Biasci testimonia la momentanea insofferenza e sterilità offensiva dei giallorossi, che si sacrificano tanto ma poi sono poco lucidi negli ultimi metri. Ora, come non bastasse, il capitano giallorosso ha riportato una lesione distrattiva del polpaccio destro e sarà out per 20 giorni.

Che fare in un momento così delicato? Il tecnico del Catanzaro deve innanzitutto mettere ordine e stabilire delle gerarchie. Il modulo sin qui preferito del tecnico calabrese, il 4-4-2 (o in alternativa 4-2-3-1), presuppone equilibrio ma anche qualità negli ultimi metri. Vista la condizione atletica non ottimale di molti giocatori, un sistema di gioco più quadrato e anche più conosciuto può solo giovare. Ogni qual volta Caserta ha optato per il 3-5-2, dall’inizio o partita in corso, si sono viste le cose migliori. La partita del prossimo weekend contro l’Arechi sarà, con ogni probabilità, un crocevia fondamentale per il Catanzaro e per Caserta stesso. Trovare il prima possibile la quadra è l’imperativo di questa settimana molto particolare.

 

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