Vietato tornare indietro!

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Il presidente Guarascio mette in bacheca un 9° posto mai raggiunto in cadetteria, serie dove rappresenta ormai una realtà consolidata con la 7° partecipazione consecutiva, ma ora serve lo scatto decisivo e un progetto che non può che partire da Gennaro Tutino, data anche la conferma di Viali e Gemmi.  

Campionato del rimpianto o del riscatto? Che questo torneo ci avrebbe lasciato, viste le tante occasioni buttate al vento, con l’amaro in bocca lo avevo scritto già a dicembre o giù di lì e ahinoi si è verificato. Il Cosenza di William Viali ha chiuso la stagione 2023-24 con 47 punti ed un nono posto in classifica mai raggiunto nell’era Guarascio (c’era andato vicino al primo anno di B, quando alla guida della squadra c’erano Braglia e Trinchera, 10° posto con 46 punti nel carniere), sette risultati utili consecutivi, 15 reti realizzate e 7 subite e poi le 20 reti realizzate da Gennaro Tutino, primo cannoniere italiano tra serie A e B e record di tutti i campionati di serie B del Cosenza, quinta difesa della serie B e ottavo attacco. Poi c’è un altro record raggiunto dal Cosenza che, dopo la retrocessione dell’Ascoli, è la seconda società, dopo il Cittadella (9), ad avere più partecipazioni consecutive in serie B (7).

Insomma, ci sono tanti numeri che confermano un importante passo in avanti della società bruzia rispetto alle salvezze all’ultimo secondo ai play out degli ultimi anni, consolidati da un patrimonio di calciatori non più risicato come in passato. Oggi infatti il Cosenza può contare su 18 calciatori di cui 4 in scadenza di contratto e 6 in prestito ad altre società, cui si aggiungono altri 6 calciatori con varie opzioni di riscatto, tutte esercitabili e 6 prestiti secchi. Teoricamente una base di 24 calciatori “arruolabili”, di cui 4 provenienti dalle giovanili, per la prossima stagione, 2024-25 e tra questi il fenomeno Gennaro Tutino, ma anche Florenzi, giocatore molto richiesto in serie A lo scorso anno.

Non più quindi una matricola “sbeffeggiata” dai vari telecronisti delle tv a pagamento, ma una realtà consolidata che avrebbe si bisogno di migliorare altri asset (acquisizione di una propria “casa”, di un centro sportivo cioè di proprietà della società che possa essere punto di riferimento di tutto il movimento calcistico provinciale e della stessa tifoseria e porre le basi per un futuro solido attraverso l’ottimizzazione del settore giovanile; di uno scouting in grado di selezionare giovani talenti sparsi nella regione ed in Italia, etc,) ma che non è più all’anno zero.

Ora però sorge la necessità di passare, in virtù dei risultati raggiunti, dall’anno uno all’anno 2.0, di fare quel salto di qualità tanto reclamato da una tifoseria tra le più numerose e di qualità del panorama calcistico italiano (altro punto di forza) e anche divulgato dallo stesso presidente Guarascio nonché dal DS Gemmi. Nessuno dei tifosi rossoblù ha dimenticato quanto detto dal presidente Guarascio ai microfoni di Sky prima della partita con la Samp in occasione dei festeggiamenti per i 110 anni di storia rossoblù: Serie A? Penso che i tifosi lo meritano, ce lo meritiamo e stiamo facendo bene. Il pensierino c’è, intanto puntiamo ai playoff” e quello che ha detto il DS Gemmi agli studenti del Liceo Telesio di Cosenza: “Per tre volte è stata sfiorata ma purtroppo è sfuggita sempre per piccoli dettagli. Lavoriamo giorno per giorno per aggiungere piccoli mattoncini per rendere possibile l’avverarsi di questo sogno”.

Per raggiungere l’obiettivo storico però serve passare dalle parole ai fatti, dare alla città ed alla tifoseria un segnale concreto di cambiamento di strategia, un po’ come, a dire il vero, è stato fatto quest’anno. In questa stagione è stato allestito un organico dalle qualità enormemente superiori ai precedenti ed anche in modo molto discreto ed oculato: non si ingaggia gente come Tutino e Antonucci, Forte e Canotto, a prescindere dal loro rendimento, Mazzocchi e Camporese, Micai, Florenzi e Frabotta se non si punta ai play off, non di più, l’ho sempre sostenuto. Questo organico poteva tranquillamente puntare a fare una capatina nei play off e nulla più, essendo comunque inferiore alle prime di questo campionato.

Allora visto che la struttura di base è stata creata, visto che il tecnico ha già il contratto in tasca per la prossima stagione e visto che anche il DS Gemmi sarà confermato si può e si deve cercare di fare il salto di qualità, si devono comunque creare le premesse affinché questo salto possa avvenire, poi le variabili nel calcio sono tante che basta un non nulla per fallire l’obiettivo: un allenatore che va in confusione, infortuni importanti e via dicendo. Tutto è troppo legato ai singoli risultati, però se si creano le giuste premesse attraverso una programmazione a medio lungo termine, fondata su basi solide come quelle di un centro sportivo di proprietà, prima o poi il risultato si raggiunge. D’altronde tutto questo è stato fatto in realtà con un bacino molto più piccolo di Cosenza, vedi Crotone o Carpi.

Il tecnico ha dimostrato di avere delle idee e tanta caparbietà anche doti di leadership del gruppo. Ieri a Como è riuscito a dare ai suoi ragazzi le motivazioni giuste, dopo averli messi in sesto fisicamente, ma è riuscito ad imbrigliare i padroni di casa anche dal punto di vista tattico. Un ottimo 352, con una saggia occupazione degli spazi e densità in area avversaria. In virtù di ciò i lupi sono andati in vantaggio con un’ottima azione palla al piede e rete, indovinate di chi? Ovviamente di mister 20 gol, Gennaro Tutino. Nello stesso modo si è controllato la partita per tutto il primo tempo, mettendo in difficoltà i calciatori comaschi ed in ansia tifoseria di casa e telecronista! Nel secondo tempo la tensione è un pò calata anche la fatica si è fatta sentire (4 partite in 15 giorni) e si è concesso campo ai padroni di casa che, gira e rigira, hanno trovato e meritato il pari.

Insomma non sarà Ancelotti, ma salvando due volte consecutivamente il Cosenza merita sicuramente di giocarsi anche lui una chance importante. Il resto lo dovrà fare Gemmi che, dopo essersi auto confermato con il biennale a Viali e indubbiamente raggiunto un risultato incentivante, è l’unico che può confermare chi dell’organico, in base alle idee di Viali, potrà far parte del prossimo. E chi se non Gennaro Tutino? Il suo riscatto è sicuramente la cartina di tornasole delle intenzioni della proprietà. Io dico che comunque è un’operazione win to win, operazione comunque vincente e conveniente per Guarascio: il riscatto di Tutino nell’un caso dovrebbe stimolare la campagna abbonamenti e flussi di denaro provenienti da nuovi sponsor; nel caso invece questo non dovesse avvenire fornirebbe tutte le scusanti per poter rivendere il nostro Genny, capitalizzando anche una consistente plusvalenza. Riscatto che potrebbe essere agevolato anche dalla cessione di qualche giovane di proprietà! Insomma, ci sono tutte le condizioni per Guarascio di entrare nella storia del calcio cosentino, speriamo non se le lasci sfuggire!!

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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