Viali legge la partita e nella ripresa adotta i cambi che mettono al sicuro il risultato.
Già + 5 dalla zona play out contro il +4 lasciato da Caserta
Le conferme di Calò, Forte e D’Orazio che con il tecnico milanese sono rinati.
Il giusto tempo per inquadrare la situazione e due sconfitte per capire dove intervenire, poi si è innescato un trend in crescita, con quattro risultati utili consecutivi, frutto di due pari e due vittorie consecutive, la bellezza di 11 reti fatte e solo 4 subite, + 5 sulla zona play out, migliorando così già un mese dopo il suo arrivo il passo tenuto da Caserta che lasciò il Cosenza a + 4 dalla zona pericolosa. Cancellate tutte le critiche che alcuni “nostalgici” del momento avevano riversato sul tecnico milanese ed oggi scomparsi dai social. Adesso c’è un solo ed unico obiettivo, quello cui si sarebbe dovuto pensare già in precedenza, ossia la salvezza del Cosenza e non le sorti di un allenatore piuttosto che un altro. La cosa più preziosa per i tifosi è il simbolo, la cosa da difendere a spada tratta è la maglia del Cosenza, non gli uomini che vanno e vengono.
la rete spettacolare di Jack Calò
Caserta ha fatto cose buone ed altre meno e per questo è stato esonerato, Viali sta producendo risultati positivi e verrà premiato finché continuerà, questa è la dura legge del calcio. E sul fatto che Viali stia portando risultati positivi nessuno può obiettare, non solo numeri, ma anche prestazioni sopra la media di alcuni calciatori rispetto a prima: basta vedere come sia rinato Jack Calò, addirittura posto ai margini della squadra a gennaio ed in odore di trasferimento (lo stesso calciatore ieri in sala stampa si è detto stranito da quello che stava succedendo in quel periodo) ed oggi fulcro del gioco di Viali in un 352 che lo vede protagonista assoluto, premiato da un gol spettacolare per precisione e forza, dopo che già ci era andato vicino con un palo. Prestazioni eccellenti per la quantità di palloni giocate ed assist inventati, tant’è che Calò risulta essere uno dei migliori assist man della serie B dopo Vandeputte.
le lacrime di Calò alla sua prodezza
Altro calciatore rinato sotto la cura Viali, Francesco Forte, tre gol nella manciata di minuti che gli sono stati concessi in queste sei partite a fronte dei 2 nelle precedenti 25. È ritornato ad essere lo squalo di area di rigore che ricordavamo e speriamo possa dare ancora il contributo in queste ultime partite. Di riffa o di raffa ha segnato 5 gol ed è il secondo capocannoniere del Cosenza. Vista com’è andata la stagione potrebbe chiudere con un bottino soddisfacente.
Altro “ripescato”, Tommy D’Orazio che ha portato un valido contributo in questa fase finale della stagione, sia in termini di esperienza, ma anche di qualità, visto il gol di Reggio Emilia.
Alcuni calciatori invece si sono persi di vista e mi auguro che in questa fase di tour de force, con 3 partite in dieci giorni, possano e debbano essere presi in considerazione: mi riferisco a Frabotta, sostituto naturale di D’Orazio e Gyamfi. L’ex Juve, ha qualità e forza fisica da vendere, deve essere utilizzato di più in staffetta con il capitano; Gyamnfi ha fatto sempre bene e merita una chance anche se il modulo lo penalizza, così come penalizza Canotto.
Viali ha fatto giustamente delle scelte, ha puntato su alcuni uomini ed in questi momenti c’è bisogno di certezze, ma si può e si deve sfruttare l’organico a pieno. Anche l’inserimento di Viviani nel finale non è dispiaciuto. Calciatore di grande qualità, mai sfruttata quest’anno per via di un modulo non adatto alle sue caratteristiche. Così come a quelle di Calò. Nel 4231 di Caserta sia Jack che Viviani erano chiamati a fare un lavoro che non era nelle loro corde, quello del mediano che è ben diverso da quello di regista affiancato da due braccetti. L’ho scritto per mesi in questa stagione, tanti tifosi hanno reclamato un centrocampo a tre, ma non c’è stato verso e siamo finiti a lottare in zona retrocessione.
Nel 352 di Viali l’unico ad essere sacrificato è secondo me Antonucci che perde sicuramente in fase offensiva. Deve pensare più a portare equilibrio in mediana e lo sta facendo egregiamente bisogna dire, da mezz’ala dovrebbe trovare la forza di effettuare inserimenti più efficaci. Le qualità sono indiscusse, riesce a far salire bene la squadra e prima o poi si creerà l’occasione per andare in rete, che è il suo mestiere.
Viali d’altronde sa cosa fare e lo ha dimostrato anche ieri. La sua squadra ha approcciato molto bene, come al solito, cercando di prendere di sorpresa i galletti baresi. Un uno/due micidiale nel primo quarto d’ora, con scambi di alta qualità, tutti di prima, nei quali si è reso protagonista come ispiratore il citato Antonucci. Mazzocchi e Tutino, i due attaccanti in gol con palle messe in mezzo dal fondo verso il centro, quelle palle che sono sempre mancate al Cosenza di Caserta.
Qualsiasi avversario sarebbe stramazzato al suolo, figuriamoci una squadra in crisi come il Bari, però bisogna dire che gli ospiti hanno saputo reagire approfittando della loro forza sulle ali. Giampaolo si è presentato al Marulla con il 4231 tanto caro a Caserta, per sfruttare la fantasia delle tante mezze punte che si trovava disponibili, al contrario della mancanza di centravanti. Un 4231 nel quale i nostri lupi si sono infilati a meraviglia nella prima mezz’ora, sfruttando quegli spazi tra centrocampo e difesa che si sono venuti a creare e che hanno turbato le geometrie di Caserta per l’intera stagione. Di contro però il Bari ha puntato tutto sul confronto tra gli esterni: Kallon contro D’Orazio e Sibilli contro Marras, supportati dalle diagonali di Aramu e dalle sovrapposizioni soprattutto di Ricci, mentre Pucino era chiamato più ad equilibrare.
Il fallo di Bellomo che prende per il collo Calò, il barese sarà espulso
Il Cosenza ha sofferto tanto questa situazione, i due pali colpiti ed il gol di Nasti sono li a confermarlo. Venturi era in grande difficoltà, non è mai riuscito a chiudere in tempo, sempre in ritardo ha beccato l’ammonizione che ha preluso alla sua sostituzione. Marras non riusciva a stringere e il Bari si infilava con una facilità disarmante. Viali a questo punto ha deciso di metterci una bella pezza. Ad inizio ripresa, prima ha provato inserendo Fontanarosa a supporto di D’Orazio e spostando Meroni sulla catena di destra in coppia con Marras. Non vedendo grandi risultati ha fatto entrare Cimino per Marras, in modo da inserire un terzino vero in fase di copertura e sostituendo lo stanco Zuccon con Florenzi.
la quarta rete di Forte, lo squalo
Da quel momento il Bari non ha trovato più spazi sulla nostra destra e sulla prima ripartenza utile, dopo il fallo su Forte, i lupi hanno ripreso le distanze con la rete capolavoro di Calò su calcio da fermo. Poi la quarta rete dello squalo ha chiuso definitivamente i conti. Il Cosenza ha chiuso in bellezza e senza affanni, smentendo ancora una volta la teoria della fragilità mentale di questa squadra. Una squadra che ha recuperato con Viali per due volte consecutive il risultato di svantaggio e che ha rimesso a posto una partita che poteva complicarsi tremendamente nella ripresa come successo molte volte nel passato a causa dell’immobilismo del precedente allenatore.
Screenshot da Sky