Le parole in conferenza stampa del tecnico del Palermo Mignani sul prossimo match contro i lupi:
Dobbiamo essere bravi e veloci nel capire quello che ci concede l’avversario. Non tutti gli avversari hanno lo stesso modo di difendere e di opporsi. Quando ne trovi uno aggressivo, devi andare a cercarlo direttamente e valorizzare le caratteristiche dei nostri attaccanti. Nel caso in cui gli avversari ci dovessero aspettare dobbiamo essere bravi a far girare palla e calciare in porta. Noi dobbiamo provare a far goal, il Palermo ha dimostrato di aver nelle sue corde goal in tante situazioni. Avete portieri bravi con i piedi? È un vantaggio, ti dà soluzioni di superiorità numerica. Dobbiamo cercare di utilizzarlo per prendere campo e avvicinarci nella trequarti avversaria. Quando parlo della squadra ho detto che ho visto un po’ di timore ma penso che possa essere stata una cosa normale. C’era la tensione di riprendere un cammino, fare risultato che viene da goal non presi. Io provo a lavorare per quelle che sono le mie idee, mi piacerebbe molto avere soluzioni per far male all’avversario. Speriamo di ritrovare la serenità che magari i ragazzi avevano all’inizio. Poi la vittoria, pulita o sporca, ripulirebbe un pochino la testa. Noi giochiamo ogni partita per vincere e per posizionarci meglio in classifica. Ho trovato un gruppo di ragazzi molto attenti e ligi al lavoro, questo è un merito che va riconosciuto a chi mi ha preceduto. Cosenza? È una squadra che ha cambiato anch’essa allenatore nelle ultime giornate. Posso sicuramente definirla come una squadra concreta e solida. La situazione di classifica la porta ad avere il coltello tra i denti. Dobbiamo essere bravi a trovare più motivazioni di loro per fare la gara nostra.Assenze Di Mariano e Lucioni? Ogni allenatore vorrebbe sempre avere la rosa al completo, ma purtroppo non sempre è possibile e dobbiamo essere bravi a fronteggiare le emergenze. Sostituto Di Mariano? Nel caso dovessimo mantenere quel modulo abbiamo diverse soluzioni che sto valutando: da Buttaro a Segre, passando per Traoré e Graves”