La nona giornata è appena andata in archivio e non ha mancato di offrirci spunti interessanti, e a tratti sorprendenti. La Ternana di Lucarelli, che si è goduto la domenica di riposo seguendo il suo Livorno in trasferta, dalla sfida con i Lupi non si è più fermata, e con una quinta vittoria consecutiva formidabile (da 2-0 a 2-3 a Benevento) ha scavalcato tutti e si è portata in vetta.
Godimento doppio per i rossoverdi, dato l’ultimo posto in classifica dei rivali del Perugia. L’ennesima sconfitta, ad opera quest’ultima del Südtirol di Bisoli ancora imbattuto, ha portato alle dimissioni di mister Baldini dopo sole 3 gare ed al ritorno in panchina di Castori.
Cade la Reggina in quel di Parma: Emilia sfortunata per gli amaranto, dopo la prima débâcle di Modena. Cede anche il Bari in casa contro un redivivo Ascoli, che torna a vincere e a respirare. Agganciano il secondo posto due tra le favorite del torneo: il Genoa di Blessin, che espugna il “Marulla” per la prima volta nella storia approfittando di un Cosenza addormentato, e un ottimo Frosinone che rimonta e batte il Venezia per 3 reti a 1 a margine di un secondo tempo pregevole.
Vince anche il Cagliari, come sempre in casa, e aggancia la zona play-off: il 2-1 su un altalenante Brescia è stato bello e convincente. Nelle retrovie invece si muove poco, a parte la batosta del Modena sul Como. Una curiosità: le 5 reti dei canarini sono state segnate tutte di testa. Pareggi che servono a poco quelli tra Cittadella e Spal (0-0 alla prima di De Rossi) e tra Palermo e Pisa (3-3 con rimonta dei toscani nel finale).
